Trovati 15 smartphone e microtelefonini in possesso dei detenuti nel carcere napoletano
Una vasta operazione di perquisizioni e controlli capillari è stata svolta oggi nel carcere napoletano di Secondigliano dalla Polizia penitenziaria nell’ambito delle attività di prevenzione per il contrasto di introduzione illegale di oggetti non consentiti. Nel corso dei controlli sono stati trovati 15 smartphone e microtelefonini completi di schede. Ne dà notizia la segreteria regionale del sindacato Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria (Osapp) Campania, che esprime “soddisfazione per l’operato“.
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Per i segretari regionali Osapp della Campania Vincenzo Palmieri e Luigi Castaldo “il problema telefonini non è risolto, nonostante l’inasprimento della pena per la tipologia di reato. Servono maggiori risorse al Corpo di Polizia Penitenziaria, sia strumentali che umane. E’ solo grazie al personale di Polizia penitenziaria in prima linea che, oggi come in tante occasioni, si riesce a mandare un segnale forte e chiaro a chi continua a non voler dimostrare la volontà di reinserirsi nella società, dimostrando una buona condotta e cioè rispettando la legge. Pertanto, i nostri elogi vanno a tutte le donne e gli uomini della Polizia penitenziaria“, concludono Palmieri e Castaldo.