Federturismo: «Mancano lavoratori stagionali, preferiscono reddito cittadinanza». Così il presidente di Federturismo Marina Lalli
La Federturismo dà l’allerta sulla mancanza di lavoratori stagionali nel settore turismo. «In questa delicatissima, e tanto attesa, fase di ripartenza per il turismo italiano sta accadendo qualcosa di molto preoccupane», dice il presidente Federturismo Confindustria Marina Lalli. «Con crescente frequenza, e in tutto il Paese, gli imprenditori non riescono a reperire sul mercato le professionalità e i profili normalmente in forza al settore durante i periodi di alta stagionalità. La ragione pare sia dovuta al fatto che molti percettori del reddito di cittadinanza, male interpretando lo spirito della misura, preferiscono continuare a percepire il sussidio al posto di rientrare nel mondo del lavoro».
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«Tale anomalia, distorsiva del mercato del lavoro, richiede un correttivo immediato che potrebbe essere una rimodulazione della tassazione sul costo del lavoro per consentire ai lavoratori di percepire un netto in busta paga più elevato e rendere quindi più attraente il lavoro rispetto al reddito di cittadinanza, con conseguente risparmio per le casse dello Stato. Su questa proposta presenteremo al ministro Garavaglia un primo documento nelle prossime ore», chiosa Lalli.