Australia chiude ambasciata in Afghanistan: «clima di sicurezza incerto»

Scott Morrison, Primo ministro dell'Australia - meteoweek.com
L’Australia chiuderà venerdì la sua ambasciata in Afghanistan. Lo ha annunciato il Primo ministro Scott Morrison. Le ragioni sono relative alla «sicurezza» nella capitale Kabul a seguito del ritiro delle truppe statunitensi dal Paese. La promessa è di riaprire quando le circostanze lo permetteranno.

A partire da venerdì 28 maggio l’ambasciata dell’Australia a Kabul chiuderà «alla luce dell’imminente ritiro militare internazionale dall’Afghanistan». Lo ha annunciato questa mattina il primo ministro Scott Morrison. La decisione arriva a fronte dei timori per la sicurezza nella capitale a seguito del ritiro delle truppe statunitensi dal Paese. La sede diplomatica riaprirà «quando le circostanze lo permetteranno». Gli americani e la Nato, infatti, hanno dato inizio il 1° maggio scorso al ritiro definitivo delle milizie. Esso dovrà essere completato entro l’11 settembre, anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle. Le violenze tra le autorità afghane e i talebani, tuttavia, sono ancora in atto. Un negoziato di pace, nonostante gli alleati occidentali spingano a sostegno del governo locale, sembra decisamente lontano.
L’ambasciata dell’Australia chiude i battenti
“Il clima di sicurezza sarà sempre più incerto“. Ne è sicuro Scott Morrison. Il Primo ministro dell’Australia ha giustificato con queste parole la decisione di chiudere – fino a data da destinarsi – la propria ambasciata a Kabul. “Il governo è stato informato che le disposizioni di sicurezza necessarie per una presenza diplomatica continua non potevano essere fornite“. Anche i militari australiani abbandoneranno al più presto l’Afghanistan. L’assenza di questi ultimi, insieme al ritiro delle truppe statunitensi, metterebbe ulteriormente a rischio la presenza dei diplomatici. Un rischio che nessuno intende correre.
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L’Australia, ad ogni modo, ha assicurato che “si aspetta che questa misura sia temporanea”. “Riprenderemo una presenza permanente a Kabul quando le circostanze lo permetteranno“, ha concluso il Primo ministro Scott Morrison nella conferenza stampa odierna.