Uno dei cinque passeggeri che, dopo il dirottamento dell’aere, non sono risaliti a bordo è stato rintracciato: non è un agente bielorusso.
È stato rintracciato, ma non è un agente bielorusso. Uno dei cinque passeggeri che non sono più risaliti a bordo dell’aereo Ryanair, dirottato a Minsk, è stato identificato dalle autorità. Si tratta di un cittadino greco che si chiama Iasonas Zisis. Di lui si erano perse le tracce dopo che era sbarcato nella capitale bielorussa. Ma perché non è risalito sull’aereo? Come spiegato dallo stesso Zisis, Minsk era la meta del suo viaggio. Si stava recando in Bielorussia per incontrare la moglie.
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Le cinque persone non risalite a bordo
Stando a quanto riportato da un rapporto di Eurocontrol, dopo il dirottamento dell’aereo a Minsk, cinque persone non sono risalite a bordo per proseguire il viaggio. Solamente di due di loro si conosceva l’identità finora: l’oppositore Roman Protasevich e la sua compagna. Degli altri era stata mantenuta riservata l’identità per questioni di privacy. Uno è dunque Zisis, ma chi sono gli altri due? Il sospetto – e per questo vengono cercati – è che a bordo del volo ci fossero agenti bielorussi.
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Perché Zisis è sceso dall’aereo
Secondo il racconto di Zisis, doveva arrivare a Vilnius con l’aereo Ryanair. Da lì, avrebbe preso un volo per Minsk. Caso ha voluto, tuttavia, che l’aereo venisse dirottato proprio nella capitale bielorussa. Così Zisis ha deciso di scendere ed evitarsi un viaggio in più. Oltretutto, come ha spiegato il cittadino greco, Zisis non conosceva l’oppositore fermato: l’ha visto solo nel momento in cui erano in coda per uscire. “L’ho visto, ma non sapevo chi fosse”, ha sottolineato, aggiungendo di non aver assistito ad alcun arresto.