Caso Yara, Cassazione: «Udienza anche su conservazione reperti». L’udienza si svolgerà a Bergamo
Ci sarà una nuova udienza di fronte alla Corte d’assise di Bergamo anche in merito alla richiesta dei legali di Massimo Bossetti di conoscere lo stato di conservazione dei reperti che gli avvocati del muratore chiedono di poter analizzare. È quanto stabilito dalla Cassazione, il che annulla il provvedimento con cui il presidente della Corte d’assise orobica, Giovanni Petillo, aveva proclamato inammissibile la richiesta.
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Per l’avvocato Salvagni, difensore di Bossetti, «un’altra volta la Corte di Cassazione stabilisce un principio di diritto: che sia il giudice dell’esecuzione (appunto la Corte d’Assise di Bergamo, ndr) a dover dare le risposte alle domande che poniamo. Sono soddisfatto». Da tempo la difesa chiede di poter valutare campioni e reperti e ripetere l’esame del Dna, la prova che ha sancito la condanna di Bossetti per l’omicidio di Yara. Nella scorsa udienza era stato confermato che la traccia 31 G20 rinvenuta sui leggins della 13enne e che risultava essere di Bossetti, è in effetti, esaurita.