L’incubo della 21enne narcotizzata e stuprata:«Dopo il caffè ero debole e ho perso i sensi»

L’incubo della 21enne narcotizzata e stuprata:«Dopo il caffè ero debole e ho perso i sensi». Ecco cosa emerge dai verbali della studentessa

Antonio Di Fazio-Meteoweek.com

I verbali della studentessa di 21 anni che sarebbe stata stuprata da Antonio Di Fazio, manager di Global Farma raccontano che «mi ha dato da mangiare del sushi, ricordo di avergli detto di riportarmi a casa». Poi, alle 22:30, l’sms al fidanzato di Whatsapp:«Sono da amici». Un sms che secondo gli inquirenti sarebbe stato il manager a mandare. Ma andiamo con ordine.

Alle ore 22:20 il fidanzato della ragazza riceve uno strano sms WhatsApp: «Sono da amici», con accanto una foto in cui la ragazza è «ritratta con gli occhi quasi chiusi all’interno dell’appartamento dell’imprenditore Di Fazio». Precedentemente, alle 19.38, il ragazzo le aveva inviato un vocale. La ragazza racconterà ai carabinieri di essere sicura di non averlo mai sentito.

Per gli inquirenti, ad ascoltare quell’sms e a inviare la risposta sarà Antonio Di Fazio perché la sua vittima in quel momento non è in stato di coscienza. Non può neppure muoversi mentre lui la spoglia e le scatta foto con il cellulare. Nel suo sangue, due giorni dopo lo stupro, i medici del Soccorso violenza sessuale  Mangiagalli troveranno un ingente quantità di benzodiazepine, quattro volte il dosaggio quotidiano. Una quantità che secondo gli investigatori è «da avvelenamento».

Antonio di Fazio meteoweek.com

La studentessa ricorda solo una cosa:«Credo mi abbia fatto mangiare sushi. Era di fianco a me. Mi sono ripresa un attimo, ho sentito l’elastico dei pantaloni che scivolava sulle gambe. Ho visto il suo braccio, aveva un Rolex al polso. La sua mano mi toccava una coscia. Gli ho detto di riportarmi a casa». Il blackout della giovane finirà il giorno seguente, 27 marzo 2021, quando il suo ragazzo riesce a entrare nella casa che la studentessa condivide con un’amica e la sveglia. Nel pomeriggio i due giungono al Policlinico e la ragazza racconta di aver subìto uno stupro.

Mentre la ragazza è sotto osservazione, il fidanzato va dai carabinieri e racconta di aver trovato la ragazza stordita, che lei gli ha detto di aver subìto violenza dall’uomo con cui aveva un colloquio per parlare di uno stage universitario in azienda. Alle 3:30 la ragazza, dimessa dal Policlinico, racconta tutto ai carabinieri.

La ragazza descrive nei dettagli  l’appartamento in cui vive Di Fazio vicino al parco Sempione. Consegna i tracciati del suo smart-watch che tiene traccia dei suoi movimenti nel corso della  giornata. Si scopre che da mezzanotte all’una del mattino ha fatto solo 86 passi. Quelli che, secondo gli inquirenti, servono per uscire dalla casa lussuosa e recarsi nel garage dove l’uomo la carica sull’Audi Q3 per riportarla a casa. Nelle ore precedenti l’applicazione aveva registrato solo pochi movimenti. Il che, per la procura, è segno dello stato di incoscienza della ragazza.

La ragazza conosceva l’imprenditore perché lui e la sua famiglia frequentano da parecchi anni l’hotel dei suoi genitori in Sicilia. L’anno scorso, il 50enne viene a conoscenza del fatto che la 21enne studierà alla Bocconi. «Mi aveva parlato della possibilità di fare uno stage nella sua azienda a Milano», la Global Farma. Di Fazio le scrive prima a dicembre, per sapere se è a Milano. Nessuna risposta, e poi il 18 marzo: «Gli ho detto che ero ancora in Sicilia».

Il 22 marzo la fa chiamare dalla sorella: «Chiama Anto che ti fa vedere l’azienda come eravamo d’accordo, no?». Il 26 marzo la vittima scrive a Di Fazio: «Ciao Antonello ti aspetto per le 17 o un po’ prima». Lui le riscrive subito: «Arrivo per le 17 in quanto gli altri manager arriveranno per le 18». L’imprenditore le fa credere che le presenterà i dirigenti di una nota azienda farmaceutica. All’ora prestabilita si reca a casa della ragazza con il suo autista e dapprima la porta in via Pagano a vedere gli uffici (vuoti), poi l’uomo congeda l’autista e dice che la riunione con gli altri manager è spostata a casa sua.

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«Eppure non aveva ricevuto alcuna chiamata, mi era sembrata una circostanza strana. Mi sono sentita un po’ a disagio», spiega la 21enne. Poi,  quando giungono a casa dell’uomo lui le offre un caffé: «Ho subito iniziato a sentirmi molto debole. Mi si è offuscata la vista, pensavo fosse un calo di zuccheri e ho chiesto qualcosa da mangiare». Lui si reca in cucina e le porta un succo d’arancia e delle pizzette: «Ho bevuto e ho subito perso i sensi».

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