Non dobbiamo fare confronti chiedendoci perché certi fatti della vita vadano diversamente tra noi. A ognuno spetta la sua porzione di Cielo
Liturgia di oggi Sabato 22 Maggio 2021
- SABATO DELLA VII SETTIMANA DI PASQUA – Santa Rita da Cascia
I discepoli erano perseveranti e concordi nella preghiera,
insieme ad alcune donne, a Maria, la Madre di Gesù,
e ai fratelli di lui. Alleluia. (At 1,14)
Prima Lettura
Paolo rimase a Roma, annunciando il regno di Dio.
Dagli Atti degli Apostoli
At 28, 16-20.30-31
Arrivati a Roma, fu concesso a Paolo di abitare per conto suo con un soldato di guardia.
Dopo tre giorni, egli fece chiamare i notabili dei Giudei e, quando giunsero, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il mio popolo o contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani. Questi, dopo avermi interrogato, volevano rimettermi in libertà, non avendo trovato in me alcuna colpa degna di morte.
Ma poiché i Giudei si opponevano, sono stato costretto ad appellarmi a Cesare, senza intendere, con questo, muovere accuse contro la mia gente. Ecco perché vi ho chiamati: per vedervi e parlarvi, poiché è a causa della speranza d’Israele che io sono legato da questa catena».
Paolo trascorse due anni interi nella casa che aveva preso in affitto e accoglieva tutti quelli che venivano da lui, annunciando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesù Cristo, con tutta franchezza e senza impedimento.
Parola di Dio.
Salmo Responsoriale – Dal Sal 10 (11)
R. Gli uomini retti, Signore, contempleranno il tuo volto.
Il Signore sta nel suo tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
I suoi occhi osservano attenti,
le sue pupille scrutano l’uomo. R.
Il Signore scruta giusti e malvagi,
egli odia chi ama la violenza.
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti contempleranno il suo volto. R.
Il Vangelo di oggi Sabato 22 Maggio 2021
Questo è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e la sua testimonianza è vera.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 21,20-25
In quel tempo, Pietro si voltò e vide che li seguiva quel discepolo che Gesù amava, colui che nella cena si era chinato sul suo petto e gli aveva domandato: «Signore, chi è che ti tradisce?». Pietro dunque, come lo vide, disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Si diffuse perciò tra i fratelli la voce che quel discepolo non sarebbe morto. Gesù però non gli aveva detto che non sarebbe morto, ma: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa?».
Questi è il discepolo che testimonia queste cose e le ha scritte, e noi sappiamo che la sua testimonianza è vera. Vi sono ancora molte altre cose compiute da Gesù che, se fossero scritte una per una, penso che il mondo stesso non basterebbe a contenere i libri che si dovrebbero scrivere.
Parola del Signore.
Ognuno la sua porzione di cielo | Il commento al vangelo di oggi sabato 22 maggio 2021
San Pietro ha da poco ricevuto la notizia che dovrà dare la vita per Gesù. Guardando a Giovanni evangelista che si avvicina, Pietro chiede quindi a Gesù quale sarà invece la sua sorte. E Gesù gli risponde in maniera emblematica: «Se voglio che egli rimanga finché io venga, a te che importa? Tu seguimi». Dunque, se anche Giovanni fosse destinato a rimanere fino a che Gesù non torni sulla terra per la seconda volta, alla fine dei tempi, questo a Pietro non dovrebbe importare. Lui è chiamato al suo percorso, e Gesù gli chiede semplicemente di seguirlo.
Il commento al Vangelo di ieri
Non dobbiamo fare confronti con gli altri e chiederci troppo il perché certi fatti della vita vadano diversamente per l’uno o per l’altro. A ognuno spetta la sua porzione di Cielo, sta a noi guadagnarla, e più ci concentreremo sul cammino della nostra anima, verso Dio, più saremo certi di raggiungere la nostra meta. Dio infatti è giusto e dà a ciascuno secondo giustizia.