Il cadavere di Khrystyna Novak è stato ritrovato all’interno di un casolare in provincia di Pisa. La giovane ucraina era scomparsa lo scorso 2 novembre a seguito dell’arresto del fidanzato Airam Gonzalez Negrim per detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti. La Polizia a marzo scorso aveva arrestato il loro vicino di casa Francesco Lupino, socio negli affari illeciti, con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
Le ricerche di Khrystyna Novak sono terminate con un drammatico epilogo. Il cadavere della ventinovenne è stato ritrovato all’interno di un casolare nei pressi di Castelfranco di Sotto, in provincia di Pisa. La struttura si trova poco lontano dall’abitazione della vittima. La ragazza di origini ucraine si era trasferita in Italia insieme alla madre e lavorava in un night di Altopascio, in provincia di Lucca. Lo scorso ottobre il compagno Airam Gonzalez Negrim era stato arrestato per detenzione illegale di armi e di sostanze stupefacenti. Pochi giorni dopo si erano perse le tracce della ragazza. Soltanto il 9 novembre, tuttavia, era stata presentata la denuncia ai Carabinieri da parte dei familiari. Inizialmente le prime indagini – anche per il gap temporale – non avevano portato a risultati significativi. La Polizia, col trascorrere del tempo, ha però ritenuto sempre più plausibile l’ipotesi di un omicidio, tanto che a marzo è arrivata la svolta. Gli agenti hanno arrestato Francesco Lupino, vicino di casa della coppia, coinvolto negli affari illeciti relativi allo spaccio di droga.
L’omicidio di Khrystyna Novak
La Procura di Pisa adesso sta cercando di ricostruire i dettagli relativi all’omicidio di Khrystyna Novak. Dopo l’arresto del compagno, un imprenditore di 41 anni di origini spagnole, la madre della vittima aveva ribadito che quest’ultima non aveva nulla a che fare con il giro di spaccio. Ad essere coinvolto, oltre che Airam Gonzalez Negrim, era piuttosto il vicino di casa Francesco Lupino, tatuatore quarantanovenne. L’uomo, due giorni prima dell’arresto del fidanzato dell’ucraina, aveva portato a casa di quest’ultimo sostanze stupefacenti e armi. Era stato proprio lui, inoltre, a fare una soffiata alla Polizia di Pontedera. Gli agenti avevano dunque perquisito la casa di via delle Fontine 62, a Orentano, in cui la coppia viveva insieme al figlio minorenne dello spagnolo e aveva arrestato quest’ultimo con le accuse di porto abusivo d’arma e munizioni, ricettazione, detenzioni di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. La sua testimonianza è stata provvidenziale ai fini della ricostruzione della vicenda.
Il motivo della rottura tra i due soci del giro criminale, in base alle ricostruzioni della Procura, sarebbe stato la volontà di Airam Gonzalez Negrim di tirarsene fuori. L’imprenditore spagnolo sarebbe stato spinto a tale scelta proprio dalla compagna. Inoltre, si sarebbe accorto che Francesco Lupino sottraeva di nascosto delle somme ingenti di denaro dai comuni incassi illeciti. Il tatuatore lo avrebbe per questa ragione anche minacciato con un’arma da fuoco. Successivamente all’arresto si sarebbe inoltre recato presso l’abitazione di Khrystyna Novak per avere sue notizie. La ragazza avrebbe risposto di non avere bisogno di nulla e, dopo averlo mandato a quel paese, sarebbe rincasata. Una vicina di casa ha testimoniato di avere visto l’uomo andare via nervoso, sgommando con la macchina.
Le indagini su Francesco Lupino
Le tracce di Khrystyna Novak si erano definitivamente perse il 2 novembre. Dopo avere chattato a lungo con delle amiche la sera prima, manifestando loro la volontà di attendere a casa che il compagno Airam Gonzalez Negrim venisse rilasciato, infatti, la ragazza non ha più risposto ai messaggi. Alcune connazionali, nei giorni successivi, andarono nella villetta di via delle Fontine 62, ma non la trovarono. L’ingresso posteriore era aperto con una chiave inserita all’esterno. In casa il cagnolino della coppia, da cui l’ucraina non si separava mai. Il 9 novembre un avvocato della madre della ventinovenne presentò la denuncia di sparizione. All’interno dell’abitazione, in base alla perquisizione effettuata successivamente dai Carabinieri di Pisa, tutto era in ordine. Sono stati rinvenuti anche i documenti della vittima. Un segnale del fatto che quest’ultima non si era allontanata volontariamente. La Procura aprì per questa ragione un fascicolo per sequestro di persona.
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Ad indirizzare le indagini verso Francesco Lupino fu proprio il socio Airam Gonzalez Negrim. L’imprenditore spagnolo fornì agli agenti il potenziale movente dell’omicidio, relativo alla imminente rottura del giro criminale in cui erano coinvolti. Il tatuatore quarantanovenne fu dunque arrestato lo scorso 23 marzo. Soltanto nelle scorse ore, tuttavia, è stato aggiunto l’ultimo tassello del puzzle. Il cadavere della vittima, infatti, è stato ritrovato in un casolare nei pressi di Castelfranco di Sotto, paese limitrofo a Orentano. Le celle telefoniche, nel giorno della sparizione di Khrystyna Novak, avevano agganciato il telefono di quest’ultima proprio lì vicino.