Il direttore dell’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco, Magrini, afferma che la risposta immunitaria del vaccino aumenta allungando l’intervallo di tempo di 12 settimane.
Dopo l’annuncio dello studio su Pfizer di allungare l’intervallo tra la prima e la seconda somministrazione a 12 settimane, anche l’Aifa si esprime. Ad affermare la validità di questo cambio nei tempi di somministrazione del vaccino è il direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini. “Al momento le conoscenze sui tempi ottimali di somministrazione della seconda dose dei vaccini a m-Rna (che trasmettono alle cellule il comando di produrre anticorpi) sono oggetto di grande attenzione da parte dei ricercatori. Sono stati recentemente comunicati dall’università di Birmingham dati che mostrano una buona risposta, anche superiore rispetto a quella ottenuta con l’intervallo a 3 settimane, dopo 12 settimane dalla prima dose. Tutte le evidenze che si renderanno disponibili saranno valutate con attenzione e tempestività”. Commenta così in un’intervista al Corriere della Sera.
Magrini: Rispettare l’ordine e vaccinare anche i più giovani, così si ritorna alla normalità
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Riguardo le vaccinazioni nei luoghi di vacanza, Magrini blocca e frena gli entusiasmi. “Le vaccinazioni di massa sono fenomeni complessi da governare e la libera scelta non è il principale criterio di adesione. Una buona e ordinata organizzazione della campagna vaccinale deve prevalere rispetto alle esigenze di vacanza. Tutti vogliamo passare una migliore estate e avvicinarci progressivamente alla normalità ma ciò si potrà ottenere solo rispettando in modo ordinato i tempi previsti“.
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In base ai dati dell’ultimo rapporto dell’istituto superiore di sanità sulla distribuzione dei casi di Covid per fascia di età, “emerge che i soggetti di età compresa tra 10-19 anni contribuiscono per il 9.5% dei casi. Pertanto, solo dopo aver messo in sicurezza la popolazione più fragile per criteri di anzianità e presenza di malattie croniche, sarà utile vaccinare i giovani, tappa fondamentale per il successo dell’intera campagna vaccinale“. Così Magrini sottolinea la necessità di vaccinare tutte le fasce d’età, anche quelle più giovani, veicolo fondamentale per la trasmissione del virus.