Denise Pipitone scomparve da Mazara del Vallo nel 2004 e, nonostante il passare degli anni, il caso potrebbe riservare ancora importanti rivelazioni: una lettera anonima arrivata all’avvocato della famiglia di Denise potrebbe portare alla luce ulteriori indizi, qualora quanto affermato fosse veritiero. A riportare i dettagli è l’ex maresciallo della Polizia Giudiziaria di Marsala, Francesco Lombardo, che a Mattino Cinque afferma: “La persona che ha scritto la lettera ha riconosciuto le tre persone che avrebbero portato via Denise in macchina, circa 45 minuti/un’ora dopo la scomparsa“.
Nuovi dettagli sul caso Denise Pipitone potrebbero emergere dalla lettera inviata da un anonimo. Dopo la missiva inviata all’avvocato Giacomo Frazzita, legale della famiglia di Denise, l’uomo avrebbe scritto anche alla redazione di Chi l’ha visto. La vicenda ha riacceso i riflettori su ciò che accadde alla piccola Denise, la bambina scomparsa da Mazara del Vallo nel 2004. A fornire nuovi dettagli sulla lettera è stato anche l’ex maresciallo della Polizia Giudiziaria di Marsala, Francesco Lombardo, che a Mattino Cinque ha affermato: “La persona che ha scritto la lettera ha riconosciuto le tre persone che avrebbero portato via Denise in macchina, circa 45 minuti/un’ora dopo la scomparsa“. Tuttavia, non si tratterebbe della Ford Fiesta già emerse in alcune testimonianze, ma di un “altro tipo di vettura“. Poi l’ex maresciallo avrebbe fermato: “Si tratta di tre persone già all’interno delle indagini. Possiamo parlare di membri della famiglia allargata“. Incalzato dalla conduttrice, però, il maresciallo non avrebbe aggiunto altro, ribadendo l’esigenza di mantenere riservato – almeno in parte – quanto sostenuto dal testimone anonimo: “Non voglio dare troppe indicazioni, aspettiamo che l’anonimo si faccia risentire“.
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A diffondere il contenuto di parte della lettera anonima sarebbe stato il programma Chi l’ha visto, che in redazione avrebbe ricevuto la lettera inviata anche all’avvocato Giacomo Frazzita. Il programma avrebbe allora deciso di diffondere alcune frasi della misteriosa missiva, nelle quali viene affermato: “Sono diciassette anni che so e sono serissimo, il 100% della realtà dei fatti sulla scomparsa di Denise Pipitone. Io non ho parlato prima per paura“. La conduttrice Federica Sciarelli avrebbe anche fornito ulteriori dettagli sulla lettera: “Ci è arrivata questa lettera anonima, che è composta da ben tre pagine dense di notizie. Una lettera in cui un anonimo dice di aver visto Denise. Dice di averla vista in una macchina, con chi l’ha vista e cosa ha visto davvero. Quella che ho in mano è una copia, la lettera è a disposizione della Procura. La stessa lettera che è arrivata a Giacomo Frazzitta, perché ci siamo ovviamente confrontati”. Poi ancora un altro appello, l’ennesimo, dopo 17 anni: “Se sapete qualcosa parlate, in anonimato è troppo poco“.
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Intanto dal sito Live Sicilia continuano ad emergere nuovi aggiornamenti sul contenuto della lettera. Stando a quanto riportato dal sito, nella lettera l’anonimo avrebbe affermato che Denise in auto “Piangeva, gridava ‘aiuto mamma’“, poco prima di sparire per sempre. Il legale della famiglia di Denise preferisce al momento non commentare l’indiscrezione, confermando la linea del silenzio già ribadita dall’ex maresciallo Lombardo. Sarà comunque necessario attendere ancora per capire la reale affidabilità di quanto riportato nella lettera.
A tutto questo si aggiungerebbero anche ulteriori notizie a proposito delle schede Sim in uso alla famiglia Corona e ai suoi amici. Anche in questo caso a fornire nuovi indizi è Francesco Lombardo, in collegamento a Mattino Cinque: “Il telefono era spento, ma sull’utenza telefonica è arrivato lo stesso un messaggio. La Sim però, nel frattempo era stata tolta. Quindi il sistema non riusciva a consegnare il messaggio, che continuava a cercare la rete, anche se il telefono era spento. Per questo, durante la notte ci sono le celle agganciate“. Poi avrebbe aggiunto altre informazioni a proposito delle celle telefoniche che sono state agganciate all’epoca della scomparsa, vicino al magazzino dove si pensava fosse tenuta in ostaggio Denise. Infine la domanda della conduttrice: Anna Corona potrebbe aver dato in uso il suo telefono a qualcun altro? Questo altro potrebbe essersi spostato? L’ex maresciallo a questo punto avrebbe risposto: “O un’altra persona o lei stessa ha messo la sua scheda su un altro cellulare“.
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