Luca Zaia si prepara alla ripartenza del turismo. Il governatore del Veneto intende rilasciare l’economia in estate, favorendo anche gli arrivi. Un modo per farlo potrebbe essere quello di vaccinarli nella Regione. Per attrarre stranieri e non, tuttavia, sarà necessario allentare le misure di restrizione.
Il nuovo decreto del Premier Mario Draghi ha condotto l’Italia verso una parvenza di normalità. Il coprifuoco verrà abolito in modo graduale e le attività si preparano quasi tutte a riaprire prima dell’inizio dell’alta stagione. Un modo per rilanciare anche il turismo, in grave crisi a causa degli effetti della pandemia di Covid-19. Italiani e non si preparano, infatti, a viaggiare, nonostante le difficoltà. È per questa ragione che, nelle prossime settimane, sarà necessario organizzarsi per accogliere i turisti. Il Veneto, da parte sua, sta già valutando i modi migliori per occuparsene in sicurezza, ma garantendo ogni comfort. L’idea del governatore Luca Zaia, a tal proposito, è quella di garantire anche la somministrazione della seconda dose del vaccino ai non residenti che, al momento della data del richiamo, si trovano nella regione.
“Io non credo che ci sia quello che viene in vacanza per farsi la seconda dose del vaccino. Ma se un turista se la deve fare, è giusto che noi gliela facciamo. E non soltanto agli italiani: se ci autorizzano, anche agli stranieri“. Lo ha detto Luca Zaia in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera. Le sue dichiarazioni arrivano in risposta a quelle del generale Francesco Paolo Figliuolo, il quale ha evidenziato la necessità di programmare le vacanze anche in base alla data del richiamo del vaccino. Una operazione che, tuttavia, può non essere semplice, soprattutto per le famiglie numerose. È per questa ragione che il governatore del Veneto intende offrire una soluzione ai turisti, ritenendo che questi ultimi vadano accolti a braccia aperte. “Dobbiamo tutelarli e coccolarli in tutte le maniere. Il fatto che ci siano prenotazioni importanti significa che c’è un arretrato di voglia di Bel Paese che non vogliamo ignorare. Quante volte abbiamo parlato di vacanze sicure? È ora di dimostrarlo. Ricordiamoci che da noi vengono turisti fedeli, che quando tornano dalle nostre parti si sentono a casa. Un peccato perdere questo rapporto“.
La procedura, secondo il presidente della Regione, non è difficile né rischia di compromettere l’organizzazione della campagna di vaccinazione a livello nazionale. “Si rilascia un certificato che riporta il lotto del vaccino e poi il turista potrà far registrare la vaccinazione a casa“. La necessità, piuttosto, sarebbe quella di allentare la burocrazia. “Semmai – ha sottolineato Luca Zaia – dobbiamo smetterla di affidare le pratiche all’ufficio complicazioni affari semplici. Dobbiamo evolvere da questa nostra cultura: se tre amici un giorno giocano a scopa, il giorno dopo li trovi dal notaio per fare lo statuto di chi gioca a scopa. E per approccio, partiamo sempre dalla lista dei problemi“.
Il governatore del Veneto, inoltre, si è espresso in merito alle nuove misure varate dal Premier Mario Draghi con l’ultimo decreto. “Il sentimento – ha spiegato – è un po’ quello di chi aveva guardato il meteo visto che dava il brutto, e poi invece è uscito un po’ di sole. Alla fine, abbiamo portato a casa dei segnali nei confronti della comunità che sono importanti. Non basta, magari, ma aiuta“. Il leghista, tuttavia, avrebbe eliminato il coprifuoco definitivamente fin da subito. “A me pare strano che resti in piedi questa cosa del coprifuoco, mi sembra diventato un totem. Io dico: è iniziata la fase della convivenza con il virus. In questo contesto è sbagliata una discussione tra aperturisti e chiusuristi: per me il coprifuoco non ha più senso di esistere. Non perché dirlo è una moda, ma perché ormai gli assembramenti li vediamo nei luoghi di lavoro, sui mezzi pubblici, a scuola… Molto più che nelle uscite all’aria aperta alla sera. Con delle controindicazioni gravi. Se l’origine del male è la trasmissione del virus è innegabile che ci siano molti più assembramenti di giorno che di notte“.
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Il coprifuoco, inoltre, seppure destinato ad essere abolito del tutto il prossimo 21 giugno, rischia, secondo il pensiero di Luca Zaia, di disincentivare i turisti stranieri a venire in Italia. “Il problema è che chi ancora deve prenotare le vacanze sente aleggiare questa parola, coprifuoco. Io penso che si debba dare un segnale di pacificazione“. I segnali che arrivano dal quadro epidemiologico, soprattutto in virtù della campagna di vaccinazione, permettono d’altronde un minimo di allentamento. “E poi i vaccini stanno funzionando, dove abbiamo vaccinato il virus non mette più radici. Il rischio era per gli uomini sopra ai 65 anni e per le donne sopra i 75. Abbiamo vaccinato queste persone e il risultato lo abbiamo visto, sia sulla mortalità che sugli ingressi in ospedale“. Infine, una previsione relativa all’addio alle mascherine: “È prudente metterle. La mascherina è come l’ombrello: si usa quando serve. Se sei in giro da solo non la metti, se sei vaccinato non la metti, ma se ci sono dei non vaccinati la metti. La porti sempre e la indossi quando serve con un principio di grande prudenza“.
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