Parto da record in Calabria: diventa mamma a 63 anni grazie alla fecondazione assistita. Il dottor Greco: “Evento eccezionale, non resterà isolato. Saranno sempre di più in futuro le madri anziane e single”.
Parto record a Cosenza: una donna di 63 anni ha dato alla luce il suo primo bambino, il piccolo Emanuele, nato grazie alla fecondazione eterologa. Il parto è avvenuto all’ospedale del Sacro Cuore – iGreco Ospedali Riuniti di Cosenza, ed è stato eseguito tramite cesareo in anestesia epidurale. Sia la mamma che il piccolino stanno bene, e il neonato pesa ben 2 chili e 400 grammi. A dare la notizia è stato il dottor Giancarlo Greco, che si è complimentato per “con l’equipe medica guidata dal ginecologo e direttore del dipartimento dell’area materno infantile Raffaele Misasi per l’importante risultato destinato ad offrire un contributo importante nell’ambito della letteratura scientifica riferita alla procreazione medicalmente assistita”.
“Evento eccezionale”, c’è futuro per madri single e anziane
Secondo quanto si apprende dalla nota ufficiale della clinica, la neo-mamma si era rivolta ad un centro per la fecondazione eterologa mediante ovodonazione. Una tecnica, questa, che in Italia è consentita dal 2014, e che permette a una donna di essere madre indipendentemente dall’età. La gravidanza ha dunque avuto un decorso fisiologico, con un supporto farmacologico nei primi mesi della gestazione fino alla piena funzionalità placentare. I controlli periodici da parte del proprio ginecologo e le buone condizioni di salute della donna hann permesso alla donna di arrivare al termine della gravidanza in tempi naturali.
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Sempre a commentare l’evento redcord, il dottor Giancarlo Greco ha spiegato che “quando si parla di fecondazione eterologa si pensa soprattutto alla donazione di spermatozoi. Ma la donazione può essere anche da parte femminile, il che significa che le donne possono ricevere un ovocita di un’altra donna più giovane e fecondarlo con gli spermatozoi del partner creando un embrione che viene poi impiantato nell’utero della donna”.
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Come poi viene riferito da Greco, l’eccezionalità dell’evento “risiede nel fatto che la lancetta dell’età anagrafica della mamma è stata spostata ulteriormente rispetto alle linee guida italiane che impongono un tetto di 43 anni per la fecondazione assistita ed uno di 50 anni per l’eterologa, in coincidenza con la menopausa. Il parto avvenuto ieri al Sacro Cuore non resterà isolato, anzi lascia presagire che saranno sempre di più in futuro le madri anziane e persino single”.