Ricciardi detta le regole per l’estate: “Mascherine in spiaggia? Solo in un caso”

Ricciardi detta le regole per l’estate: “Mascherine in spiaggia? Solo in un caso”

Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute - meteoweek.com

L’Italia si prepara all’inizio dell’estate e il bisogno di tornare alla normalità è alto: Walter Ricciardi, tuttavia, invita alla prudenza. Il consulente del ministro della Salute Roberto Speranza ha evidenziato la necessità di continuare a rispettare le misure utili ad evitare la diffusione del Covid-19 anche in vacanza.

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Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute – meteoweek.com

L’apertura degli stabilimenti balneari, l’addio al coprifuoco e i viaggi. L’Italia attende con ansia di potere tornare alla normalità. La campagna di vaccinazione e la creazione del Green pass hanno dato qualche speranza alla popolazione, ma un “liberi tutti” è ancora decisamente prematuro. È per questa ragione che gli esperti, in vista dell’arrivo dell’estate, invitano alla calma. Un parziale ritorno alla normalità sarà concesso, ma in modo graduale e in sicurezza. A parlarne, evidenziando i potenziali rischi, è stato Walter Ricciardi, consulente del ministero della Salute, nel corso di un intervento a a ‘Buongiorno‘, in onda su Sky Tg24.

Ricciardi sui rischi dell’estate

Walter Ricciardi ha voluto chiarire, nel corso dell’intervista, che i rischi con l’arrivo dell’estate potrebbero essere ridotti, ma soltanto nel momento in cui la popolazione sarà prudente. “Bisogna stare attenti, dobbiamo essere però anche sempre razionali. In uno spazio aperto da soli, se si fa una passeggiata in campagna o jogging da soli, non ha senso portare la mascherina. Nel momento in cui ci si affolla, invece sì. Abbiamo visto le immagini delle cerimonie indiane nel Gange in cui erano attaccati uno all’altro. Non è il caso delle nostre spiagge“. È per questa ragione che, al mare, si potranno forse mettere da parte i dispositivi di protezione individuali. “Se la distanza di sicurezza – che è la cosa principale – è rispettata, è chiaro che questa protezione all’aperto può essere allentata“.

Un valido alleato per il ritorno alla normalità è la campagna di vaccinazione. L’immunità di gregge è ancora lontana, ma coloro che hanno ricevuto entrambe le dosi potranno avere maggiori libertà. “Due persone vaccinate che hanno avuto la copertura – ha sottolineato il consulente del ministro della Salute Roberto Speranzapossono non indossare la mascherina. Tutti gli altri sì. Anche se una persona non vaccinata è in presenza di persone vaccinate, è bene che la porti“. Un esempio, in tal senso, arriva dai tanti Paesi che, grazie al raggiungimento di un’ampia copertura, sono riusciti a ripartire. “Dobbiamo vaccinare, vaccinare, vaccinare. Perché è questo, l’aver messo in protezione gran parte degli anziani e vulnerabili, che ci consente di allentare“.

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Le mascherine accompagneranno anche in spiaggia i non vaccinati – meteoweek.com

Il “liberi tutti”, ad ogni modo, è da evitare in qualsiasi modo. È per questa ragione che l’esperto di igiene pubblica non apprezza la decisione degli Stati Uniti di dire addio all’obbligo di indossare i dispositivi di sicurezza e a quello di distanziamento sociale. “È una misura sbagliata perché dà una sensazione di chiusura della pandemia, che già in alcune aree del Paese stanno cominciando a pagare“. E aggiunge: “Dobbiamo essere prudenti e continuare a operare da un punto di vista individuale quelle cautele che abbiamo sempre operato. In questo contesto la decisione del Cdc“.

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Il coprifuoco

Un nodo cruciale, inoltre, riguarda il coprifuoco, attualmente fissato alle ore 22.00. Presto, tuttavia, potrebbe slittare di una o due ore, fino ad essere definitivamente eliminato nei prossimi mesi. “Guardando ai dati di oggi sì. Però dobbiamo prima vedere se quella inversione di tendenza che noi abbiamo fino a questo momento visto è definitiva. Nel caso in cui vedessimo inversione verso un nuovo aumento, è chiaro che dobbiamo porci dei dubbi“, ha sottolineato Walter Ricciardi in vista dell’estate. E sull’orario: “Ogni ora significa una mobilità di persone che va ad aumentare rischi. E’ chiaro, possiamo allentare. Possiamo permetterci di essere più rilassati, ma senza esagerare perché poi si ricade nei rischi che altri Paesi hanno pagato amaramente. Se fissarlo alle 23 o alle 24 lo deciderà la politica. Il concetto – ha concluso – è che la limitazione della circolazione è ancora importante“.