Nessuno è solo nel dolore: il Padre è sempre con Gesù e con noi. Se un buon padre non abbandona un figlio nella difficoltà, quanto più Dio!
Riceverete la forza dello Spirito Santo che scenderà su di voi,
e mi sarete testimoni fino ai confini della terra. Alleluia. (At 1,8)
Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?
Dagli Atti degli Apostoli
At 19,1-8
Mentre Apollo era a Corìnto, Paolo, attraversate le regioni dell’altopiano, scese a Èfeso.
Qui trovò alcuni discepoli e disse loro: «Avete ricevuto lo Spirito Santo quando siete venuti alla fede?». Gli risposero: «Non abbiamo nemmeno sentito dire che esista uno Spirito Santo». Ed egli disse: «Quale battesimo avete ricevuto?».
«Il battesimo di Giovanni», risposero. Disse allora Paolo: «Giovanni battezzò con un battesimo di conversione, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui, cioè in Gesù».
Udito questo, si fecero battezzare nel nome del Signore Gesù e, non appena Paolo ebbe imposto loro le mani, discese su di loro lo Spirito Santo e si misero a parlare in lingue e a profetare. Erano in tutto circa dodici uomini. Entrato poi nella sinagoga, vi poté parlare liberamente per tre mesi, discutendo e cercando di persuadere gli ascoltatori di ciò che riguarda il regno di Dio.
Parola di Dio.
R. Regni della terra, cantate a Dio.
Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio. R.
I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome. R.
Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri. R.
Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 16,29-33
In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
Rispose loro Gesù: «Adesso credete? Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me.
Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!».
Parola del Signore.
Ai discepoli ad un certo punto sembra di aver capito tutto: Gesù è il Signore, è il Figlio di Dio. Cosa più c’è da capire? Resta ancora però il mistero della sofferenza. Non comprenderanno, infatti, quando Gesù sarà messo a morte e trattato come un derelitto, uno tra i peggiori delinquenti: solo ad essi infatti, spettava la morte in croce. Davanti a quello scempio le difese crollano e la paura si preda di tutti loro, che lo abbandoneranno. Forse non era davvero Dio, per essere morto in quel modo? Forse era solo un uomo come tanti?
Il commento al Vangelo di ieri
Eppure Gesù non è solo nel dolore, e ci dice che nessuno è solo nel dolore: il Padre è sempre con Lui, e con noi. Se un buon padre non abbandona un figlio nella difficoltà, quanto più Dio! Tutto questo Gesù lo dice perché noi avessimo pace sempre. Perché avessimo pace quando siamo nella sofferenza, ma anche rispetto a quando lo abbandoneremo nella nostra vita, cosa che umanamente lui comprende, e per cui non si scandalizza. Gesù conosce i nostri limiti e conosce tutti i nostri dolori: è venuto proprio a vincere tutto questo.
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