Gli italiani si preparano ad andare in vacanza: fondamentale però il rispetto delle misure anti Covid-19. Ecco le ultime disposizioni da parte del governo.
L’Italia si prepara alla ripartenza il settore del turismo. Con il via libera alla riapertura degli stabilimenti balneari, gli arrivi dall’estero senza quarantena e la possibilità di spostarsi tra Regioni senza incorrere in limitazioni, sono tanti gli italiani pronti a partire in villeggiatura. Dagli ultimi dati raccolti da Swg e Confturismo Confcommercio, 9 milioni di cittadini hanno già scelto quando partire e dove andare – contro i 16 milioni che, invece, sembrano ancora indecisi. Sempre secondo quanto riportato dalle ultime analisi, l’80% dei turisti rimarrà in Italia, puntando soprattutto sulle mete balneari. Mentre tra i periodi più richiesti, vi è soprattutto la seconda metà di luglio e agosto – con un più scarso interesse verso settembre e la prima metà di luglio. La parola d’ordine, però, rimane sempre la stessa: partire, sì, ma in sicurezza.
Le regole per una vacanza in sicurezza
Per incentivare l’accelerazione del settore turistico, il governo ha accantonato le limitazioni che prima regolavano gli spostamenti tra Regioni. I cittadini possono dunque spostarsi liberamente, facendo però attenzione nel caso in cui la loro destinazione sia in un territorio di colore diverso da quello di provenienza. In tal caso è necessario avere il pass verde nazionale, che offre in questo senso una tripla certificazione. Si tratta infatti di tre documenti che attestano la negatività al tampone (che va effettuato nelle 48 ore precedenti alla partenza), il completamento del ciclo vaccinale o la guarigione dal Covid-19.
Per quanto riguarda l’accesso alle spiagge, invece, la prenotazione non risulta essere obbligatoria – sebbene però molti stabilimenti la richiedano. Inoltre, obbligo per tutti è quello di posizionare gli ombrelloni a debita distanza di sicurezza, permettendo così di avere a disposizione almeno dieci metri quadri di spazio. Tassativa, inoltre, anche la presenza di un addetto alla sorveglianza delle spiagge libere. Per quanto riguarda le attività e gli sport da spiaggia, invece, rimagono vietati quelli di gruppo, mentre il via libera è stato dato a quelli di tipo individuale.
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L’accesso ad alberghi e strutture ricettive, invece, non prevede l’obbligo presentare il risultato negativo del test Covid – sebbene molti alberghi abbiano deciso di effettuare tamponi gratuiti agli ospiti al momento del check-in. Al contrario, il tampone rimane obbligatorio prima di salire su una nave da crociera. Il test va effettuato prima di salire a bordo della nave, anche se alcune compagnie offrono un test gratuito a tutti gli ospiti anche a metà viaggio. Attenzione, però, all’eventualità di prenotazioni e rimborsi. Nel caso di annullamento viaggio, infatti, questi potranno essere elargiti solo per cause di forza maggiore (ad esempio, la struttura ricettiva è costretta ad annullare la prenotazione causa emergenza sanitaria), con il viaggiatore che in questo caso avrebbe diritto a un rimborso totale, un voucher o un pacchetto sostitutivo. Nessun rimborso previsto, invece, in caso di positività al Covid-19 del viaggiatore.
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Per ciò che concerne i viaggi all’estero, invece, il nostro Paese ha infine eliminato la quarantena per chi arriva dall’Unione europea, dalla Gran Bretagna e da Israele. Le cose cambiano, però, per chi viaggia verso i Paesi esteri: gli italiani che vorranno andare in Austria, Belgio e Paesi Bassi, infatti, dovranno infatti trascorrere 10 giorni di isolamento, così come per chi ci accinge ad andare in Gran Bretagna (dove i giorni diminuiscono a 5 se si presenta un test negativo effettuato dopo l’arrivo). Porte chiuse, invece, ai turisti italiani che vorrebbero andare negli Usa, in Cina, in Canada, o in Australia.