Una coppia altolesina è stata dichiarata colpevole con rito abbreviato per abusi ai danni di minori. Il padre, condannato a 9 anni, violentava abitualmente la figlia quattordicenne, tanto che quest’ultima era rimasta incinta e aveva abortito. La madre, attualmente a piede libero, era a conoscenza dei fatti e non si era mai opposta. Sui due genitori era stata effettuata anche una perizia psichiatrica.
Padre e madre condannati, in provincia di Bolzano, per violenza sessuale ai danni della figlia minorenne. Gli abusi avvenivano da oltre due anni, ma soltanto quando la quattordicenne è rimasta incinta ed è stata costretta dai genitori ad abortire i fatti sono venuti alla luce. Fu il medico che si occupò dell’interruzione di gravidanza, infatti, a denunciare. Dall’inchiesta che ne è scaturita è emerso il dramma che la giovane aveva subito. L’uomo quasi ogni notte dormiva nella sua stanza e abusava di lei, mentre la moglie e madre della vittima non si opponeva, anzi restava in un’altra stanza per evitare di dare disturbo. Entrambi sono stati processati con rito abbreviato. L’orco è stato condannato a 9 anni di carcere, mentre la donna a 4 ma è attualmente a piede libero. La giovane adesso si trova in una comunità protetta e si sta sottoponendo ad un percorso psicologico personalizzato al fine di superare il trauma.
L’indagine sugli episodi di violenza sessuale ai danni di una quattordicenne di Bolzano è nata a seguito della denuncia di un medico della zona. Il dottore, a seguito della richiesta di interruzione di gravidanza, comprese il dramma che la vittima aveva e stava ancora vivendo e fece una segnalazione alla Polizia locale. Gli accertamenti non hanno lasciato alcun dubbio. Il giudice per le indagini preliminari Carla Scheidle hanno portato alla doppia condanna, rispettivamente a nove anni per violenza sessuale aggravata e a quattro concorso in violenza sessuale. I due genitori usufruiranno di uno sconto pari a un terzo della pena in virtù del rito abbreviato.
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Nel corso delle udienze sono stati sentiti anche uno psichiatra ed un familiare della coppia. La difesa dei due genitori aveva anche prodotto una perizia psichiatrica per dimostrare come questi ultimi fossero afflitti da alcuni problemi. L’uomo, in particolare, starebbe seguendo cure psicologiche proprio per cercare di guarire dalla grave patologia che lo aveva portato a riservare attenzioni morbose alla figlia quattordicenne, scaturite nel tempo in reiterati abusi sessuali. La donna, invece, sarebbe stata succube del marito, tanto da non riuscire ad opporsi alle violenze nonché a diventarne una complice.
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