Mascherine distribuite a scuola di nuovo al centro della bufera. Mentre gli studenti le bocciano, il Cts le conferma.
Scoppia di nuovo la polemica sulle mascherine che vengono consegnate alle scuole e poi distribuite agli studenti. Sono stati gli stessi studenti a bocciarle e a rifiutare di indossarle preferendo le mascherine chirurgiche portate da casa. Consegnare le mascherine alle scuole è stata una operazione complessa e importante dal punto di vista economico. Non sono poche le scuole che non ricevevano con regolarità i pacchi via posta. Spesso i lotti erano inadatti o danneggiati. L’83% circa degli studenti – come rilevato da ScuolaZoo – sostiene che le mascherine ricevute non siano di buona qualità. Il 65% afferma che puzzano e per altri, invece, non aderiscono bene al volto. Cosa ne sarà quindi delle mascherine?
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Ogni mascherina ha un costo stimato di 0,10 centesimi l’uno e, visto lo scarso successo, ci si chiede allora se questo tipo di investimento sia o meno da ripetere anche il prossimo anno. Mentre Italia Viva apre il dibattito sullo spreco, i sindacati propongono di passare alla distribuzione delle mascherine chirurgiche o Ffp2. Non è dello stesso parere il Comitato Tecnico Scientifico che ha affermato che le mascherine sino ad ora distribuite vanno bene.