A teatro con 10 euro: l’iniziativa è partita da Milano, con uno sconto per chi è a favore del Ddl Zan. Manifatture: “Insieme per una causa in cui crediamo”. Gli attacchi dell’opposizione: “Sconto discriminatorio e strumentale”.
Continua la discussione sul Ddl Zan, la proposta di legge che vuole ampliare la normativa già esistente sui reati d’odio ad attacchi e comportamenti dovuti all’orientamento sessuale, al genere e all’identità di genere. Il Ddl Zan contro l’omotransfobia aveva ricevuto il primo sì dalla Camera già a novembre 2020, ma da quel momento si è restati in attesa di una sua calendarizzazione in Senato. Una calendarizzazione rinviata di continuo, a casua di un nodo stretto in Commissione Giustizia – presieduta dal leghista Andrea Ostellari.
E se il centrodestra di governo (Lega e Fi) ha deciso di presentare una sua proposta alternativa al testo di legge tanto discusso, con Fedez che invece ha deciso di attaccare gli oppositori in diretta nazionale, oggi arriva invece lo “sconto arcobaleno”. A Milano, chi va a teatro potrà usufruire di un prezzo ridotto se si dimostra favorevole alla legge Zan.
Uno sconto a tutti coloro che appoggiano il Ddl Zan. Questa l’iniziativa firmata dalla presidente di Manifatture Teatrali Milanesi, Gaia Calimani a favore del disegno legge contro l’omotransfobia. “Presentatevi in cassa con scritto sul palmo della mano ‘ddl Zan’ e vi riserveremo un ingresso a 10 euro”, si legge nella nota ufficiale già diffusa attraverso i social. “Siamo anime diverse. Siamo l’arcobaleno di Dorothy nel magico regno di Oz – prosegue Calimani nella nota – ma non solo quello. Vogliamo invitarvi a teatro a 10 euro per questo nuovo inizio, sperando che si possa essere davvero in molti. Ci saremo anche noi e saremo insieme per una causa in cui crediamo”.
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L’iniziativa, che si allinea con le migliaia di cittadini scesi in piazza a favore della legge, non fa però piacere al partito di Fratelli d’Italia, che ha bollato lo sconto come “discriminatorio e strumentale”. Della stessa linea, però, sono anche gli europarlamentari Carlo Fidanza e Vincenzo Sofo, che parlano di uno sconto “ideologizzato” e chiedono al governo di interrompere “ogni eventuale finanziamento pubblico a questo teatro”.
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“Sono talmente in buona fede che strumentalizzano il vessillo dei diritti gay per farsi notorietà, attirare pubblico e fare soldi. Sono talmente parassiti che sfruttano i finanziamenti pubblici al settore della cultura per fare propaganda politica. Con il collega Carlo Fidanza chiederemo una verifica per capire se questa gente, che vanta sul proprio sito i patrocini del Ministero dei Beni culturali e di Regione Lombardia, percepisca da questi o da altri entri contributi pubblici per la propria attività». Fondi che «finirebbero per essere i soldi con cui si offre lo sconto pro Ddl Zan. Se riscontreremo anomalie, ci batteremo perché questi fondi, soldi di tutti i cittadini, siano tolti a tutti coloro che li utilizzano per mettere in atto campagne discriminatorie”, ha scritto su Facebook Vincenzo Sofo.
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