Borgo Vercelli: ruba 1,5 milioni alla cooperativa per comprare scarpe e auto

Il furto – oltre al danno economico in sé – ha lasciato sul lastrico la cooperativa, che si è trovata costretta a licenziare i lavoratori.

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Borgo Vercelli: ruba 1,5 milioni alla cooperativa per comprare scarpe e auto – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay

Un milione e mezzo. È questo l’ammontare del furto fatto ai danni della Roc ricambi di Borgo Vercelli, la cooperativa che ora è finita sul lastrico e si è trovata costretta alla liquidazione. La contabile, colpevole del crimine, ha 28 anni e lavorava nel posto da quattro anni. Si è intascata, secondo  la procura di Vercelli, un milione e mezzo di euro senza preoccuparsi del fatto che i dieci dipendenti della società potessero restare senza lavoro. L’indagine è attualmente coordinata dalla procura di Vercelli, ed è stata condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo vercellese con la collaborazione dei militari di Novara, dove la donna vive.

La scoperta della truffa

L’impiegata che ha tradito la cooperativa che gli dava lavoro da quattro anni è, appunto, di Novara. Era stata assunta nel 2016 dal responsabile della cooperativa per gestire la contabilità. E lei lo ha fatto fino al mese di marzo 2021. È stato allora infatti che è stato scoperto il buco milionario all’interno dei bilanci della società. In realtà il titolare si era accorto che i conti non tornavano a settembre: non riusciva a eseguire i bonifici e liquidare gli utili del mese ai soci. Ma solo con una verifica più approfondita i responsabili della cooperativa hanno scoperto che mancava un milione e mezzo di euro.

I frutti della truffa

In quattro anni la giovane aveva comprato – con i soldi dell’azienda che commercia in ricambi per auto – macchine di lusso, borse firmate e scarpe costose. Tant’è che tra i sequestri effettuati dai carabinieri risultano anche una Mercedes e una Porsche Cayenne, borse di Louis Vuitton e scarpe di Gucci. La 28enne è riuscita ad agire indisturbata proprio per il suo incarico di contabile, che la rendeva responsabile diretta della gestione di tutta la parte economica della cooperativa. Era lei ad occuparsi di tutte le operazioni e ad aver accesso a tutti i conti e alla cassa.

Le modalità della truffa

La donna spostava grosse somme di denaro dal conto della cooperativa con diversi bonifici, facendole passare per  operazioni contabili regolari. Trasferiva i soldi in una seconda società con sede a Genova. Poi da lì il denaro veniva versato sul suo conto e su quelli di una terza ditta di Galliate – specializzata in idraulica – di cui risultava lei stessa titolare. Oltretutto la crisi causata dalla pandemia non ha fatto insospettire i vertici della cooperativa, nel momento in cui la quota dei ricavi ha cominciato a scendere. Tutti si aspettavano un calo dei guadagni. Ora la contabile è stata denunciata per furto aggravato ed è stata licenziata dalla cooperativa. La società tuttavia non è riuscita a coprire i costi del furto ed è stata costretta a chiudere. I lavoratori sono stati lasciati tutti a casa.

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