Sezze, in 70 hanno assistito al pestaggio ma “nessuno ha visto niente”

L’uomo pestato a sangue dai due giovanissimi – uno ventenne e l’altro addirittura minorenne – al momento è ricoverato in ospedale in coma.

Sezze, in 70 hanno assistito al pestaggio ma “nessuno ha visto niente” – www.meteoweek.com – Credit: Pixabay

Omertà è la parola chiave per descrivere ciò che accade a Sezze, comune del Lazio a circa 65 chilometri da Roma. Così si può infatti riassumere l’ultima tragica indagine delle forze dell’ordine per arrestare gli artefici di un pestaggio a sangue, ai danni di un uomo incapace di reagire. I due, però, alla fine sono stati rintracciati e arrestati con l’accusa di tentato omicidio: uno è il ventenne setino Matteo Pozone. L’altro un 17enne di Priverno. Ma andiamo con ordine e scopriamo cos’è successo.

Il pestaggio sotto gli occhi di oltre 70 persone

Il 30 marzo scorso, a Sezze, un 40enne alcolizzato barcolla e si trascina lungo via Porta Sant’Andrea. I giovani lo provocano, lo insultano, ma lui non risponde. Non contenti, quindi, i ragazzi decidono di massacrarlo. L’aggressione avviene sotto gli occhi di circa 70-80 persone, uomini e donne, ma nessuno fa nulla per impedirla. Alcuni si sono limitati a guardare, altri hanno anche preso lo smartphone e hanno iniziato a filmare l’episodio. Ma non una chiamata al 118, nemmeno quando i responsabili del pestaggio erano ormai in fuga lontani.

Sezze, il Comune più omertoso del Lazio

Gli gli abitanti di Sezze si sono distinti per la loro omertà. Per la loro capacità di rimanere impassibili di fronte a un uomo di 44 anni, agonizzante, impossibilitato a reagire di fronte alla violenza subìta. E non è la prima volta che i setini appaiono omertosi nei confronti di reati e criminalità.

Leggi anche: Mafia, 24 misure cautelari per traffico di stupefacenti e investimenti illeciti

È degli ultimi mesi, infatti, la notizia di cronaca di quanto accadeva al cimitero del Paese. Per anni nei bar e nelle piazze si rincorrevano i pettegolezzi su festini a luci rosse, droga, estorsioni e mazzette all’ombra dei cipressi. Mese dopo mese il custode del camposanto setino si faceva vedere in centro alla guida di un potente e costoso Hummer e all’interno della sua casa al cimitero aveva anche realizzato una piscina abusiva.

Leggi anche: Roma, Letta su Virginia Raggi:«Nostro giudizio molto negativo»

Ma nessuno aveva mai denunciato nulla. Tutti sono rimasti muti fino al momento in cui i carabinieri hanno arrestato i responsabili delle feste illegali. È successo due mesi fa, e sono dopo la giunta comunale ha iniziato a parlare.

Camilla Palladino

Recent Posts

Noleggio vs leasing se sei un privato: quale conviene?

Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…

4 mesi ago

Investire nel mattone a Palermo: compravendita e locazione di immobili

Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…

5 mesi ago

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

6 mesi ago

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

6 mesi ago

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

6 mesi ago

Il Paradiso delle Signore anticipazioni, crisi tra Adelaide e Marcello: la scelta della Contessa

Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…

6 mesi ago