Con i numeri del Covid che continuano a calare, il direttore dello Spallanzani di Roma, Francesco Vaia, lancia su Facebook un appello al premier Draghi: “La bella stagione terminerà. Lavoriamo ora per mettere in sicurezza l’autunno”.
Torna ad esprimere il suo punto di vista Francesco Vaia, direttore dell’ospedale Spallanzani di Roma. Se già si era espresso più volte a favore delle riaperture e dell’incremento della somministrazione dei vaccini a tutte le fasce d’età, oggi il direttore dello Spallanzani ha pubblicato su Facebook un post indirizzato direttamente al presidente del Consiglio, Mario Draghi.
“La stagione bella terminerà. Cosa avremo messo, nel frattempo nel sacco? Accordi per la produzione di più dosi, tra stati, tra industrie? Un piano mondiale per evitare il ritorno del contagio da Paesi in difficoltà? Il potenziamento della medicina del territorio, delle cure domiciliari? Un piano Marshall per trasporti e scuole? Rendiamo sicuri gli ambiti della socialità, sempre più aperti, sempre più fruibili, a cominciare dai parchi pubblici. Adesso”.
Questo è l’appello di Vaia a Draghi, concluso poi in calce: “Da testardo ripeto: caro presidente del Consiglio, il suo discorso di Porto infonde speranza. È il tempo delle decisioni conseguenti. Me le aspetto io e se le aspetta il popolo italiano: diamo forza e concretezza alle nostre parole! Avanti, animo!”.
Vaia: “Rapporto tra contagiati e tamponi è in calo”
Guarda già avanti, all’autunno, Vaia. Anche per questo motivo, come già raccontato nell’ultima intervista rilasciata al Messaggero, è fermamente convinto che “arrivati a questo punto, con gli anziani vaccinati, è ridicolo fare distinzioni tra un 50enne e un 40enne. Negli open day bisogna dare le dosi a tutti, senza più fasce di età”.
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Il direttore sanitario dell’Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, spera quind in una un’accelerazione ulteriore della campagna di vaccinazione: “Sarebbe un delitto tenere le boccette chiuse”. Inoltre, ribadisce, “tutti i vaccini approvati sono efficaci”, e se i cittadini sono ancora scettici riguardo l’efficacia di AstraZeneca “è colpa di una comunicazione balbettante, soprattutto da parte delle agenzie regolatorie”. Inoltre, “va rafforzata la medicina di prossimità”, “servono più cure domiciliari” anche per il Covid-19, evidenzia Vaia.
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Con l’estate che avanza è bene approfittare dunque anche del calo dei contagi che ne sta conseguendo. Sempre in previsione di misure efficiaci da mettere in pratica in autunno, quando la bella stagione satà terminata, al momento è importante tenere in considerazione il fatto che “tutti gli indicatori sono buoni. Non badiamo solo all’Rt che ormai è superato. Il rapporto tra contagiati e tamponi è in calo, i ricoveri sono stati abbattuti. Questo fa ben sperare”. Importante, però, non lasciarsi trasportare dal troppo ottimismo: “Non è un liberi tutti: bisogna continuare a comportarsi correttamente per non lasciare sponde ai catastrofisti che già preconizzano la quarta ondata. Dipende da noi la lotta al virus è di sistema, corale”.