Per Virginia, la studentessa vaccinata per sbaglio con più dosi di Pfizer, la buona notizia è che erano 4 e non sei
Buone notizie per Virginia, studentessa vaccinata per sbaglio con sei dosi di Pfizer all’ospedale di Massa Carrara. Dalle analisi del flacone da 0, 45 millilitri non diluiti contenente le 6 dosi si è scoperto che ne è rimasta parte di liquido pari a 2 iniezioni e quindi le avrebbero somministrato 4 dosi e non 6.
«È una scoperta importante», dicono all’ospedale Noa di Massa, «perché le sperimentazioni su volontari umani del Pfizer hanno dimostrato la tollerabilità sino a quattro dosi, mentre oltre a questo quantitativo non ci sono certezze sugli effetti collaterali».
Intanto l’infermiera ha raccontato cosa è accaduto:«Ho preso il flacone e ho riempito la siringa, convinta che la soluzione fosse già stata diluita poi, dopo aver inoculato la dose, mi sono accorta che c’erano altre cinque siringhe e ho capito che il vaccino non era stato diluito come da procedura». Il flacone originario contiene il principio attivo da diluire con soluzione fisiologica per la preparazione di sei iniezioni. Per diluire, inoltre, si usa una siringa più grande.
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L’infermiera si è presa dei giorni di permesso. È sconvolta, anche se ha apprezzato il fatto che Virginia e la madre l’abbiano perdonata e chiesto di incontrarla. Nel frattempo, Virginia, studentessa di Psicologia clinica, laureata alla triennale all’Università di Pisa, e frequentante la magistrale, sta meglio. «Ha sempre un po’ di mal di testa, stanchezza e dolori ma è più serena», ha detto la madre, che di professione fa l’avvocato.