Covid, Confcommercio su coprifuoco: «Spostarlo poco rilevante, decisivo riaprire locali al chiuso»

Covid, Confcommercio Milano su coprifuoco: «Spostarlo poco rilevante, decisivo riaprire locali al chiuso». Ecco che cosa ha detto 

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«Cominciare ad allentare il coprifuoco è importante, ma lo slittamento di un’ora o di due ore solo in parte riesce a dare una decisa spinta alla ripresa economica delle attività. Con le regole di questi giorni della zona gialla ‘rafforzata’, spostare il coprifuoco alle 23 consentirebbe una limitata crescita dei ricavi: 18,6 milioni di euro. Un po’ meglio lo spostamento del coprifuoco alle 24 con un recupero di 33,6 milioni di euro», spiega Confcommercio Milano, in merito alle analisi mensili dell’ufficio studi Confcommercio Milano, Lodi, Monza e Brianza incentrato su bar e ristoranti.

«Ben altro impatto, dal punto di vista economico, avrebbe invece, la riapertura dei locali anche al chiuso con lo slittamento del coprifuoco», precisa Confcommercio, che prosegue: «Oltretutto con il green pass, il certificato verde digitale per consentire la circolazione con l’imminente stagione estiva e attrarre il turismo internazionale, non è pensabile avere le attività dell’accoglienza e della ristorazione ancora limitate vietando a bar e ristoranti di utilizzare, in piena sicurezza, gli spazi dei locali anche al chiuso».

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Confocommercio aggiunge che spostando il coprifuoco alle 23 e riaprendo le attività al chiuso «la crescita dei ricavi su base mensile salirebbe a circa 109 milioni di euro (108,8) e con il coprifuoco alle 24 l’incremento raggiungerebbe i 184 milioni di euro».

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A Milano, Monza Brianza e Lodi lavorano 21mila attività pubbliche con un volume d’affari totale mensile, con l’attuale zona gialla ‘rafforzata’, che ammonta a 380 milioni di euro, numero dimezzato in confronto a una situazione in cui non c’era il Coronavirus.

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