Dopo tanti rifiuti a Sanremo sembra essere arrivato un momento di rivalsa per i Jalisse, il duo composto da Alessandra Drusian e Fabio Ricci, vincitori della kermesse musicale italiana nel 1997 e poi scomparsi dalla scena musicale televisiva.
Con una lunga intervista a Il Corriere della Sera, i Jalisse raccontano di aver ricevuto una lettera dal Quirinale: a scrivere loro è direttamente il presidente Sergio Mattarella che ha evidenziato l’interesse verso il loro ultimo album “Voglio emozionarmi ancora”, scritto durante il lockdown.
«Lunedì mattina lo spediamo, dobbiamo fare anche la dedica! Ci immaginiamo il presidente Mattarella che sale in macchina e si ascolta il nostro cd. Visto che è un sogno, continuiamo a sognare», dicono i coniugi che hanno trasformato la loro passione per la musica in una scelta di vita.
Mattarella scrive ai Jalisse: la gioia del duo musicale
La lettera del Presidente Mattarella arriva in risposta al tentativo dei Jalisse di creare un contatto, raccontando l’intento del loro ultimo album e di alcuni brani, come “Speranza in un fiore”, che parla dei nonni che ci sono stati strappati via dal Covid. “Stiamo anche chiedendo ai nostri fan di mandarci foto e video dei loro nonni con cui realizzeremo il videoclip e ne stiamo ricevendo tantissimi. Il papa ha istituito la giornata dei nonni per il 25 luglio, così ci siamo detti: perché non far avere a un personaggio importante, ma anche nonno sensibile e di grande semplicità come Mattarella, il nostro lavoro?”, dice Alessandra Drusian.
24 sono stati i rifiuti a Sanremo, nonostante il pubblico abbia sempre auspicato il loro ritorno sul palco dell’Ariston: i Jalisse puntano il dito contro l’ostracismo della stampa e della critica. Fabio spiega di non essersi mai arreso, anche di fronte al muro incontrato lungo il percorso. «Siamo una piccola etichetta indipendente, due artigiani della musica, e non ci fermiamo. Possiamo piacere o non piacere, ma siamo ironici e scegliamo di rispondere sempre con la musica.», spiega.
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Nel 1997 arrivò la loro vittoria con “Fiumi di parole”, diventato uno dei brani più noti del panorama musicale italiano. «Fedez e Francesca Michielin, che ringraziamo ancora, l’hanno inserita nel loro medley, quindi che piaccia o no ancora siamo ricordati. Fabio ha scritto una lettera ad Amadeus per chiedere il motivo della nostra esclusione, non per contestare, ma solo per capire. Ma a differenza di Mattarella, nessuna risposta. Forse non abbiamo messo il francobollo giusto», dice ironicamente Alessandra.
I ricordi della vittoria all’Ariston con “Fiumi di parole”
I Jalisse conservano molti ricordi di quel momento così felice: «Ricordiamo tutto. Non puoi dimenticare nemmeno le scarpe strette della prima sera. L’ansia incredibile, le chiacchierate con gli altri artisti. La prima sera nessuno sapeva chi fossimo e il giorno seguente tutti ci chiedevano interviste. Momenti indimenticabili», racconta Alessandra.
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All’epoca la loro relazione non era ancora stata rivelata, poi è arrivato il matrimonio. Due caratteri diversi che si sono uniti nel nome della musica e che hanno reato una famiglia, con due figlie, e uno studio di registrazione in casa, a Oderzo, in provincia di Treviso. A chi si chiede se sono pronti a riprovarci a Sanremo 2022 rispondono di avere già un pezzo pronto e di essere davvero felici per l’interessamento del presidente. Amadeus ha già dichiarato di non pensare al terzo Festival di fila e in attesa di conoscere il prossimo direttore artistico di Sanremo, i Jalisse lanciano un appello: «Quando sarà il momento, ascolti il nostro brano. Se siamo idonei bene. Se non lo siamo, magari ci mandi una letterina per spiegare come mai. Non la pubblichiamo, giuro».