Ciro Grillo, l’insegnante di kitesurf di Silvia: “Mi sembrava stonata, di sicuro non era lucida”

Emergono nuovi dettagli sul caso di Ciro Grillo e le accuse di stupro: a parlare è l’insegnante di kitesurf di Silvia. “Pareva stonata, disse di aver bevuto. Non era al massimo della lucidità”.

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Ciro Grillo, parla l’insegnante di silvia – meteoweek.com

Continuano ad emergere dettagli sul caso di Ciro Grillo e i suoi amici, indagati per il presunto stupro di una 19enne durante l’estate 2019 in Sardegna. Dopo il racconto shock della vittima, in cui ha spiegato che è stata costretta a 7 rapporti sessuali e che l’amica avrebbe fatto “spallucce” alla sua richiesta d’aiuto, ora a parlare è proprio l’insegnante di kitesurf di Silvia. Un racconto che, tra l’altro, si discosterebbe dalla versione rilasciata proprio dalla stessa vittima, che ha ribadito più volte di non aver bevuto alcol nè di aver fumato. “Sembrava timida, non era al massimo della lucidità ma ne vediamo tante così, fanno serata e poi arrivano stanche a lezione”, ha raccontato in un’intervista l’insegnante.

“Mi sembrava stonata, di sicuro non era lucida”

“Ricordo che mi hanno chiamato i carabinieri ad agosto, più o meno 15 giorni dopo la lezione, e ho raccontato che Silvia quel giorno era arrivata in semi-hangover, non proprio al massimo della lucidità. Mi è sembrata stonata, di quelle ragazze che arrivano stanche a fare la lezione, di sicuro non lucida”. Sono queste le dichiarazioni che l’istruttrice di  kitesurf, Francesca, ha rilasciato al Corriere della Sera.

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“Io non voglio giudicare quel che è successo, queste sono cose per le quali la consapevolezza può maturare nel tempo. Se Silvia mi ha rivelato qualcosa riguardo allo stupro? Niente. Ricordo che mi aveva parlato del taxi preso per andare in Costa Smeralda e che ho pensato alle sue disponibilità economiche perché non tante si spostano in taxi. Non ho notato lividi sul corpo di Silvia perché aveva la muta e non l’ho aiutata a vestirsi”, ha spiegato l’isegnante nell’intervista.

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E sempre l’isegnante ha poi raccotanto che sarebeb stata la stessa Silvia a confidarle di come, quella sera, le ragazze avevano bevuto, e anche “parecchio”. “Le ragazze di quell’età fanno le sei del mattino”, ha evidenziato l’istruttrice, che non si è definita sorpresa della situazione. “Arrivano stanche e lei lo era sicuramente molto, poi stanno sotto il sole. Se non ricordo male non ce l’ha fatta a finire la lezione. Di che abbiamo parlato? Della cultura di suo padre norvegese, dei nonni. Non era cupa, piuttosto direi timida. Dello stupro l’ho saputo dai carabinieri“. Da quell’ultima lezione, però, l’insegnante non ha più visto né tantomeno sentito Silvia.

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