L’estate è in arrivo e le spiagge di tutta Italia sono pronte a riaprire, nonostante le difficoltà dettate dalla pandemia di Coronavirus ancora in corso. Le Regioni hanno stilato i rispettivi calendari per la ripartenza del turismo balneare.
La popolazione italiana non vede l’ora di concedersi qualche attimo di serenità al mare. In molti, tuttavia, si chiedono quando ciò potrà accadere. La pandemia di Coronavirus, infatti, non sembra essere intenzionata a dare tregua, complice anche la diffusione delle varianti. La speranza è che le misure di restrizione possano essere allentate con l’arrivo dell’estate, come d’altronde accaduto lo scorso anno. Questa volta, però, sarà necessario mantenere alta l’attenzione al fine di evitare una nuova ondata al ritorno dalle vacanze. È per questa ragione che il Governo e le Regioni si stanno organizzando a modo: dal Green pass alla riapertura delle spiagge.
La riapertura delle spiagge
Le date della riapertura delle spiagge in Italia non dipende dal Governo, bensì dalle regioni. L’ultimo decreto firmato dal Premier Mario Draghi, infatti, lascia totale libertà a queste ultime. D’altronde, infatti, nessuno ha mai messo freni in questi mesi alle località balneari. Un calendario manca «in quanto non esiste una legge che chiuda le spiagge: per farla semplice, sono aperte». Lo aveva detto, in una nota, il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia, a fine aprile. È così che i governatori hanno stilato ognuno un proprio calendario. Gli ombrelloni presto sono pronti a riaprire. Ecco le date regione per regione.
Campania e Lazio
Gli stabilimenti balneari sono già aperti da qualche giorno in due regioni. La Campania ha dato il via libera alla stagione turistica il 26 aprile, anticipando tutte le altre. Il Lazio, invece, lo ha fatto il 1° maggio. Soltanto alcune delle località più frequentate della costa come San Felice al Circeo, Ponza, Sperlonga, Formia, Terracina e Civitavecchia sono però aperte. Per altre, come Sabaudia e Ostia, sarà necessario attendere ancora qualche giorno.
Emilia Romagna, Liguria e Veneto
Anche in Liguria le spiagge sono già aperte dal 1° maggio, ma in forma fortemente ridotta. Soltanto il 30% degli stabilimenti balneari, infatti, al momento ha accettato l’invito. Gli altri lo faranno entro il 15 maggio. Lo stesso è accaduto in Veneto, dove però le condizioni meteorologiche finora non hanno permesso di usufruirne. In Emilia Romagna, dove le riaperture si attestano intorno al 40%, è andata un po’ meglio. Presto, però, la situazione migliorerà ulteriormente in tutta Italia. Il governatore Stefano Bonaccini, da parte sua, ha rivelato che la Regione sta valutando di “vaccinare sulle spiagge romagnole e nei luoghi di più affollamento turistico, gli operatori degli stabilimenti balneari con una via anche prioritaria“. Ciò, ovviamente, soltanto “una volta raggiunto il target per età” in modo da non stravolgere il calendario.
Sicilia e Sardegna
Sicilia e Sardegna restano al momento in arancione. È per questa ragione che la popolazione non potrà usufruire delle spiagge. Dalla prossima settimana, in caso di una nuova classificazione, si avrà però il via libera. La data di ritorno in zona gialla dovrebbe essere fissata il 17 maggio. Ciò potrebbe nelle due isole coincidere dunque con l’inizio della stagione. Lo stesso vale per la Puglia, che da lunedì sarà a rischio moderato e dunque potrà pensare all’estate. In generale, ad ogni modo, entro il 15 maggio le spiagge di tutta Italia dovrebbero aprire i battenti.
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Le regole da rispettare nelle spiagge
Le regole da rispettare per evitare la diffusione del Coronavirus in spiaggia sono le stesse dello scorso anno, ci si trovi nei lidi oppure in località libere. Dovrà essere garantito un distanziamento tale da garantire 10 mq per ognuno ed una distanza di almeno un metro tra le attrezzature di spiaggia. Le attrezzature in comune, inoltre, dovranno essere periodicamente igienizzate. Anche gli sport individuali potranno essere praticati, a patto che vengano rispettate le regole di distanziamento interpersonale.