Emma, la madre di Luana D’Orazio, la 22enne morta in un incidente sul lavoro in una azienda tessile, parla al quotidiano “La Repubblica” della tragedia che ha colpito la sua famiglia. Del dolore suo e del figlio di Luana e di quello che è successo il giorno della morte.
Sull’incidente
Prova a fare ordine tra i suoi pensieri e ricordare quello che Luana le raccontava quando tornava da lavoro, Emma. «Una volta tornò da lavoro e mi disse che la maglietta le aveva strusciato nel macchinario e l’aveva tirata» racconta la mamma di Luana. «Lei se n’era accorta subito e da quel momento ci stava attenta». «E pure la titolare era pignola» ha aggiunto. La stessa titolare che «ora è distrutta. Mi ha chiesto di pagare lei i funerali di Luana». Le indagini non si fermano. E, come spiega Emma: «Abbiamo mandato i nostri periti per fare le verifiche. Mi hanno raccontato che un suo collega era a dieci metri da lei. Non la sentiva. Pensava fosse in bagno. Non la trovava Luanina. Poi l’ha vista lì, incastrata. Ha spento lui il macchinario».
LEGGI ANCHE: Tragico schianto contro auto. Morti due motociclisti: sono padre e figlia
Sul figlio di Luana, Emma spiega: «Lo teniamo noi il bambino. Suo padre l’ha riconosciuto, ma non c’è mai stato. Sarebbe crudele se ora non potesse restare con noi». «Si è “ammammato” a me. Forse era destino. Mi ha chiesto se pregando forte Gesù la sua mamma può tornare, ma gli ho detto che non è possibile» conclude.