Massacrata di botte mentre correva al parco, la denuncia di una runner di 23 anni

Una runner di 23 anni è stata aggredita e massacrata di botte mentre correva la sera da sola al parco. “Stavo cambiando la musica quando mi hanno presa da dietro”. Su Facebook un messaggio denuncia, e un allarme lanciato alle altre frequentatrici del parco. 

runner aggredita Cait Smith - meteoweek
la runner aggredita, Cait Smith – meteoweek.com

Gravissimo l’episodio che viene denunciato dal Regno Unito. Secondo quanto si apprende dai media locali, una giovane ragazza di 23 anni, Cait Smith, stava correndo da sola a Castle Park (parco di Colchester), quando è stata aggredita da dietro da tre uomini e la sua testa è stata “fracassata” a terra. La ragazza, che nella vita è un’assistente amministrativa dell’Essex, ha spiegato che corre regolarmente al parco due volte a settimana, e che non si era mai sentita minacciata prima d’ora. Ora però, lancia una denuncia su tutti i social: rimasta con un occhio nero, graffi e contusioni, raccomanda a tutte le donne di fare estrema attenzione, e di non avventurarsi al buio da sole.

“Fortunatamente sono riuscita a cavarmela da sola”

La runner 23enne, picchiata da tre uomini mentre correva al parco, ha denunciato l’accaduto attraverso i suoi social, lanciando un importante messaggio anche a tutte le donne che corrono da sole al parco. “Stavo cambiando la musica sul cellulare, mi hanno presa da dietro“, ha spiegato. Una brutale aggressione che le ha lasciato un occhio nero, diversi graffi e contusioni in varie parti del corpo – soprattutto sulle braccia. L’episodio si è verificato intorno alle ore 22, un orario consueto, per lei. Del resto la ragazza corre in quel parco (poco lontano da casa sua) circa due volte a settimana, e mai si era sentita minacciata prima d’ora.

Cait Smith - meteoweek
Cait Smith (foto via Daily Mail) – meteoweek.com

Normalmente indosso una torcia frontale quando corro – ha spiegato nel suo post su Facebook – così posso mantenere la visibilità. Questa è stata l’unica volta, però, in cui mi sono dimenticata. Mi ero fermata un momento, per cambiare la musica sul telefono, quando sono stata afferrata da dietro. Non li ho nemmeno visti arrivare. Mi hanno sbattuta a terra. Uno degli uomini si è seduto sopra di me, mentre un altro mi spingeva la testa a terra”.

Cait ha detto che non c’erano altre persone in quel momento che potessero aiutarla o soccorrerla, ma è stata comunque in grado di respingere i suoi aggressori. “Sono fortunata ad essere piuttosto robusta, e sono riuscita a cavarmela da sola. Non credo che si aspettassero che reagissi, quindi ho combattuto più forte che potevo e alla fine li ho allontanati“.

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Oltre alla denuncia, un messaggio molto importante per tutte le donne – e non solo – che corrono al parco di sera: “Non voglio che questo accada a nessun altro. D’ora in poi, quando me la sentirò di uscire per andare a correre, rimarrò nelle zone più trafficate. Non è giusto che le donne, o chiunque altro, debba evitare di uscire la sera per paura di essere aggredite. Le cose devono cambiare”.

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Con questa sua grave denuncia, Cait è stata inondata di messaggi di supporto da migliaia di persone – non soltanto dai suoi contatti. Sul caso, comunque, stanno ora indagando le forze dell’ordine dell’Essex. Sulla faccenda si è espresso anche Jon Evans, ispettore capo e comandante distrettuale di Colchester. Raggiunto dal Daily Mail, ha spiegato: “Capisco che si tratta di un incidente preoccupante per le persone che vivono a Colchester e frequentano Castle Park. Nessuno dovrebbe temere per la propria sicurezza quando esce da solo, ma stiamo lavorando per identificare le persone coinvolte. Fortunatamente incidenti come questo sono rari a Colchester, ma abbiamo disposto ulteriori pattuglie nella zona, così da rassicurare i cittadini. Chiunque abbia informazioni è invitato a mettersi in contatto con la polizia”.

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