Dalla Procura di Firenze arriva la richiesta di rinvio a giudizio, e quindi l’avvio del processo, per i genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli, accusati a vario titolo di dichiarazione fraudolenti mediante uso di fatture per operazioni parzialmente inesistenti e dichiarazione infedele dei redditi. Rinviata a giudizio anche la sorella, Matilde Renzi. L’udienza preliminare è fissata per il 20 maggio.
La Procura di Firenze ha chiesto il rinvio a giudizio, e quindi l’avvio del processo, nei confronti dei genitori di Matteo Renzi, Tiziano Renzi e Laura Bovoli. Rinviata a giudizio anche la sorella, Matilde Renzi. Ora i soggetti interessati dovranno presentarsi davanti al gup per presiedere all’udienza preliminare, per difendersi dall’accusa emersa nel corso delle indagini. I Renzi, infatti, sono accusati a vario titolo di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni parzialmente inesistenti e dichiarazione infedele dei redditi. Tiziano Renzi è rinviato a giudizio in qualità di amministratore di fatto, mentre Laura Bovoli è rinviata a giudizio in qualità di legale rappresentante della società di famiglia, Eventi 6 srl. L’udienza preliminare è fissata per la giornata del 20 maggio. Per gli stessi reati è stato chiesto il rinvio a giudizio anche della sorella di Matteo Renzi, Matilde Renzi, in qualità di legale rappresentante dell’srl per l’anno 2018. Ma, nello specifico, quali sono gli elementi presi in analisi dal processo? Secondo la Guardia di Finanza tra il 2016 e il 2019 la Eventi 6 avrebbe inserito delle irregolarità nella dichiarazione dei redditi. Più in particolare, avrebbe inserito passivi fittizi per un totale di oltre 5,5 milioni di euro. Tra le presunte irregolarità, anche c’è anche l’evasione delle imposte per un valore di 1,2 milioni.
Leggi anche: Lombardia, Moratti vuole di più: “Più vaccini a chi rispetta i target”
Per farlo, Eventi 6 – secondo le accuse – avrebbe usufruito dei servizi della cooperativa Marmodiv. Sempre secondo l’accusa, la cooperativa (amministrata dai genitori di Matteo Renzi) sarebbe stata utilizzata nella gestione della manodopera per conto della Eventi 6 srl. In questo modo avrebbe assunto su di sé tutti gli oneri previdenziali, contributivi e fiscali. Sulla questione pesa anche il rinvio a giudizio avvenuto il 10 marzo scorso, sempre ai danni dei genitori di Matteo Renzi. In quel caso si trattava di un’inchiesta speculare a questa, incentrata sul fallimento della cooperativa di servizi di volantinaggio Marmodiv, e su quelli delle coop Delivery Service Italia e Europe Service. In sostanza, secondo la Guardia di Finanza i coniugi Renzi avrebbero sfruttato le cooperative di cui erano amministratori con uno scopo ben preciso: alzare il volume d’affari della società di famiglia (Eventi 6). Trattandosi di processi speculati, stando a quanto emerso fino ad ora, durante l’udienza preliminare l’avvocato di famiglia chiederà al gup di riunire il nuovo procedimento col processo precedente.