L’indice Rt relativo alla diffusione del Covid-19 in Italia è a 0,89, ancora in crescita rispetto alla scorsa settimana. I dati relativi all’incidenza e al tasso di occupazione delle terapie intensive, tuttavia, non destano per il momento grande preoccupazione. Lo si evince dagli ultimi dati del monitoraggio dell’Iss.
I dati del monitoraggio settimanale dell’emergenza sanitaria legata alla diffusione del Covid-19 in Italia sono al vaglio degli esperti in cabina di regina. In base ad essi il Ministero della Salute e l’Istituto Superiore di Sanità delineeranno la nuova mappa a colori del Paese. Quest’ultimo sembrerebbe essere destinato a restare tinto di giallo, con qualche zona arancione. Per la seconda settimana consecutiva, infatti, non c’è alcuna regione a rischio alto. Un motivo per il quale anche la Val d’Aosta, unica rimasta rossa, potrebbe allentare lievemente le misure di restrizione.
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L’indice Rt ancora in crescita
L’unico aspetto negativo che gli esperti stanno analizzando riguarda l’indice Rt. Esso si attesta, a livello nazionale, a 0,89. È ancora al di sotto della soglia di allerta, fissata ad 1, sebbene sia in crescita. La scorsa settimana era infatti a 0,85. In lieve calo, invece, il livello di incidenza: 127 casi ogni 100mila abitanti, rispetto al valore di 146 registrato nel precedente monitoraggio del Ministero della Salute – Iss. Infine, migliora in media anche il livello di stress delle strutture sanitarie. È sceso infatti da 8 a 5 il numero di regioni che registrano un tasso di occupazione in terapia intensiva e/o aree mediche al di sopra della soglia critica.
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A breve, tramite la nuova ordinanza del Ministro della Salute Roberto Speranza, si avranno notizie ufficiali in merito alle rinnovate classificazioni per colori delle regioni d’Italia. La mappa entrerà in vigore a partire da lunedì 10 maggio.