Per l’omicidio di Pietro Beggi, noto chef del ristorante Ciabot del Grignolin di Calliano, nell’Astigiano, dopo 21 anni, c’è un responsabile.
La Corte d’Assise d’Appello di Torino ha riformato il proscioglimento di Giampaolo Nuara, deciso in primo grado con rito abbreviato, condannando l’imputato a 14 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale. Lo ha reso noto l’avvocato Maurizio La Matina, difensore dell’imputato. Nella notte tra il 2 e il 3 gennaio 2000, lo chef venne trovato agonizzante nella cantina del ristorante, colpito alla testa in un tentativo di rapina. Morì poche ore dopo in ospedale.
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Nuara era stato accusato di far parte della banda che assalì lo chef e lo torturò perché rivelasse il nascondiglio dell’incasso, oltre 30 milioni di lire. Tracce di dna dell’imputato erano state trovate a distanza di 19 anni su una calza che i rapinatori indossarono per nascondere il loro volto, nel corso di un’altra indagine, su un furto avvenuto a Pavia.
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