Eva Grimaldi, domenica 2 maggio ospite di Mara Venier al fianco della moglie Imma Battaglia, ha parlato del suo percorso e della sua vita non dimenticando di ricordare la madre.
Eva Grimaldi è una delle attrici più apprezzate del nostro paese. La donna ha iniziato la propria carriera lavorando nel popolare show Drive In, vestendo i panni della guardarobiera per poi abbandonare il programma e debuttare nel mondo del cinema grazie al film Intervista di Federico Fellini. Da allora Grimaldi non si è mai più fermata riuscendo a ottenere grandi successi.
La storia tra Eva Grimaldi e Imma Battaglia
Nella giornata del 2 maggio, Eva è stata ospite a Domenica In di Mara Venier in compagnia della moglie Imma Battaglia. La coppia durante il contenitore domenicale di Rai 1 ha avuto modo di celebrare il secondo anniversario di matrimonio e di ripercorrere la propria relazione dall’inizio. Le due donne si sono incontrate per la prima volta in un gay village, dove Eva si era recata in compagnia dell’ex marito Fabrizio Ambroso. L’attrice ha raccontato di essere stata colpita fin dall’inizio dalla bellezza di Battaglia e ha affermato: “mentre mio marito mi accarezzava io pensavo a Imma. Sono stata io a chiedere il primo bacio, perché lei non si faceva avanti” per poi aggiungere: “Non potrei vivere senza Imma. Lei è il mio punto di riferimento. Mi è stata mandata da mia madre che mi protegge dall’alto”.
Le lacrime di Eva Grimaldi
Il ricordo della madre scomparsa ha provocato la commozione di Eva che si è sciolta in lacrime mostrando l’affetto provato nei suoi confronti. Vista la reazione dell’attrice Mara Venier è prontamente intervenuta ricordando come quando la madre di Grimaldi è morta le due hanno avuto modo di restare in contatto a lungo. Inoltre Zia Mara ha anche affermato: “Lei ti ha mandato Imma e anche tua suocera ti vuole bene”.
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Chi è Imma Battaglia
Imma Battaglia, oltre ad essere la moglie di Eva Grimaldi, è nota nel nostro paese per essere una delle principali attiviste e leader del movimento LGBT. Inoltre dal 1995 al 2000 la donna è anche stata presidente del Circolo della Cultura omosessuale Mario Mieli, associazione nata a Roma per la difesa dei diritti civili delle persone LGBTQI e dedicata allo scrittore e attivista Mario Mieli.