Maxi-operazione della squadra mobile di Bari che ha sequestrato un arsenale da guerra trovato in una masseria in di Andria. Si tratta, nello specifico, di 65 fucili mitragliatori d’assalto (come, ad esempio, Uzi e kalashnikov), 33 fucili (tra questi vi erano cabine di precisione). E ancora: 99 pistole, mine anticarro, bombe a mano, circa 300 detonatori e 10 silenziatori per pistole. Il Procuratore della Repubblica di Lecce, Leonardo Leone de Castris, ha definito il sequestro come «il più importante sequestro di armi mai effettuato nel paese».
Le armi si trovavano in un nascondiglio all’interno della masseria sita in Andria. Masseria che è di proprietà di un imprenditore agricolo, incensurato, originario della zona. Tale scoperta è avvenuta dopo una serie di indagini che hanno previsto intercettazioni telefoniche, ambientali, pedinamenti e ricognizioni fotografiche. Le suddette indagini, svolte dalla squadra mobile di Bari, sono state avviate su disposizione della DDA di Lecce.
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L’imprenditore, proprietario della masseria, 66 anni, è stato arrestato in flagranza e si trova ora nel carcere di Trani. L’accusa è di detenzione di armi comuni da sparo e di armi da guerra, esplosivi e ricettazione. Le operazioni di catalogazione delle armi e di rinvenimento sono durate circa 24 ore e ad occuparsene è stata la squadra mobile di Bari aiutata da unità cinofile, artificieri e Polizia scientifica di Roma e Bari.
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