Cuneo, le parole del gioielliere:«Non volevo ucciderli, dovevo difendere mia figlia. Ho rivisto il film dell’altra rapina». In ospedale il terzo rapinatore
In un’intervista rilascia a La Stampa, Mario Roggero, gioielliere di Cuneo che ha reagito a una rapina sparando e uccidendo due dei banditi che volevano rapinarlo a Grinzane Cavour (Cuneo), racconta cos’è accaduto. Ora Roggero è indagato per omicidio colposo.
«Non volevo uccidere, ma quando ho visto quella scena, ho rivisto il film dell’altra mia rapina», spiega Roggero. Ha poi rivelato di essere intervenuto «perché dovevo difendere mia figlia. Quando ho sentito urlare non ci ho visto più. Ho fatto quel che avrebbe fatto qualunque papà nella mia condizione».
Poi ha proseguito, raccontando:«Io ho in mente soltanto il rumore dello sparo. Ero lì che guardavo e ho visto quella gente che sparava a mia moglie alla gola. Ho sentito il colpo, non potevo sapere che era una pistola giocattolo. È durato una frazione di secondo. E allora gli sono saltato addosso, così com’ero, a mani nude. E poi…vabbè il resto oramai lo sanno tutti. Ma della dinamica, dei dettagli non parlo. Quello che dovevo dire l’ho già raccontato alle autorità».
Intanto è in ospedale, piantonato, il terzo rapinatore, Alessandro Modica, 34 anni, sopravvissuto all’assalto in gioielleria. È giunto in ospedale con un proiettile al ginocchio. Oggi lo opereranno, mentre i carabinieri stanno cercando di capire come sia arrivato in ospedale, dato che dista circa 40 km dal luogo della rapina.
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Sarà eseguita domani l’autopsia sui corpi di Andrea Spinelli, 44 anni e Giuseppe Mazzarino, 58, i rapinatori assassinati dal gioielliere, attualmente indagato per omicidio ed eccesso di difesa dalla Procura di Asti.
Durante la rapina la moglie del gioielliere ha preso un pugno al viso e la figlia Laura immobilizzata con delle fascette di plastica. Dopo una colluttazione Roggero ha preso la pistola estraendola da un cassetto e regolarmente detenuta, poi ha sparato ai banditi che si stavano allontanando col bottino.