Avellino, la madre del 23enne killer di Aldo Gioia:«Mio figlio è stato plagiato dalla fidanzata»

Avellino, la madre del 23enne killer di Aldo Gioia:«Mio figlio è stato plagiato dalla fidanzata». Ecco che cosa ha detto 

Elena, Aldo, Giovanni-Meteoweek.com

Giovanni Limata, il 23enne che ha assassinato Aldo Gioia una settimana fa ad Avellino, sarebbe stato plagiato a detta di sua madre. Maria Crisci, madre del giovane, spiega a Il Mattino che in passato Giovanni ha provato a suicidarsi e ha mostra di essere instabile dal punto di vista psichico. La donna lo ha definito come un burattino in balia della ragazza che lo avrebbe obbligato a uccidere il padre approfittando del suo essere fragile.

Il ragazzo avrebbe vissuto momenti difficili nella sua vita, soprattutto il tentato suicidio dopo una delusione amorosa. Giovanni avrebbe sempre reagito grazie al supporto della sua famiglia.

Aldo Gioia-Meteoweek.com

Ricostruendo la sera dell’omicidio, la madre di Giovanni dice:«A tarda sera è tornato stanco, strano, accompagnato da qualcuno, ci ha detto. Poi sono arrivati i poliziotti e l’hanno preso». La donna spiega però che il ragazzo credeva di non aver assassinato nessuno. «Io e mio marito stiamo soffrendo ma non era la nostra famiglia a essere manchevole. Non è la nostra famiglia che non ha amore al suo interno».

Leggi anche:—>Coniugi italiani bloccati in India: lei è in ospedale per Covid. Lui:«Dalle finestre vediamo bruciare cadaveri in strada»

Nonostante la confessione le cose non sembrano essere chiare per gli investigatori e si ipotizza che Giovanni non fosse solo ma che lo avrebbe aiutato anche un altro complice. Il dubbio viene dal numero delle coltellate, 14, ritenute molte, difficili da infliggere da una sola persona in così breve tempo, ecco perché si pensa che il giovane non fosse solo.

Gestione cookie