Ormai è scontro Salvini-Meloni: posizioni distanti sul coprifuoco

La Lega continua a volere giocare all’opposizione stando dentro il Governo, ma il gioco non paga e la Meloni rosicchia consenso e posizione politica. La sfida è aperta soprattutto sul tema del coprifuoco, in palio il controllo della coalizione.

La lotta per la leadership del Centrodestra è aperta, Giorgia Meloni e Matteo Salvini sono divisi non solo sull’ingresso nell’appoggio al Governo Draghi, ma anche nel consenso tra gli elettori che si spostano tra Lega e Fratelli d’Italia. Il dibattito acceso in queste settimane si sta sviluppando intorno alla scelta dell’esecutivo di tenere il coprifuoco fino alle 22.

Se per entrambi la cancellazione del coprifuoco è la priorità politica da affrontare, i metodi sono diversi e soprattutto non vogliono lasciare lo spazio politico così da attribuirsi il merito del risultato ottenuto. Fratelli d’Italia ha presentato un ordine del giorno per l’abolizione, non approvato da Lega e maggioranza. Allo stesso tempo la Lega ha raccolto le firme per una mozione popolare, cosa che ha lasciato non poco indispettito il premier e messo Salvini tra le principali antipatie di Draghi. Risultato: il coprifuoco rimane anche se il Governo lascia aperte le possibilità qualora i contagi dovessero scendere e la pressione da parte dell’opinione pubblica per l’avvio della stagione turistica farsi troppo forte.

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Da questa lotta ne sta uscendo molto bene la Meloni, il successo della campagna di Fratelli d’Italia contro il coprifuoco è testimoniato dal sondaggio di Supermedia realizzata da YouTrend che lancia il partito al 17,7% (+0,3) e sempre più vicino al Pd attestato al 18,9%, mentre la Lega va al 22,3% (-0,1) e segnala un calo oramai continuo. Sul coprifuoco Salvini ha dichiarato “è più un danno che un fattore utile, ma non lo cancelli con un ordine del giorno e la situazione sanitaria non la migliori con una mozione di sfiducia“. Parole a cui Meloni ha replicato: “Avrei voluto che gli altri partiti del Centrodestra sostenessero il nostro ordine del giorno anche perché da un rapido calcolo aveva qualche possibilità di passare. Quindi anche dall’opposizione FdI può ottenere molti risultati e ottenerli per il Centrodestra nel suo complesso. Non capisco molte polemiche da parte della stampa e francamente anche da parte degli alleati che mi sembrano ingenerosi perché si dice che noi provochiamo“.

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Meloni lancia frecciate verso Salvini anche sull’alleanza di Governo. “Se avessi voluto provocare gli alleati avrei diretto la mia azione contro i ministri del Centrodestra. Non mi pare lo abbia fatto“, ha commentato in una intervista dopo la bocciatura della mozione di sfiducia nei confronti del ministro della Salute Roberto Speranza. Ministro a più riprese contestato dalla Lega per la gestione della pandemia ma che, alla prova dei fatti e messi davanti alla possibilità di votare la sfiducia, si è defilata preferendo l’astensione. Ad ogni modo Salvini mette la pezza parlando da vincitore vista a suo dire la capacità della Lega “di incidere, di contare, di condizionare da dentro, di rappresentare il buon senso di milioni di italiani che vogliono tornare alla vita e al lavoro“.

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