Sfiducia contro ministro della Salute, Speranza: “Studio Merler mai secretato”

Nell’ambito del suo intervento a seguito delle mozioni di sfiducia presentate dall’opposizione, il ministro della Salute Roberto Speranza ha chiarito: “Lo studio Merler non è stato secretato, pubblicato sul nostro portale”.

Speranza Studio Merler - meteoweek.com
il ministro Roberto Speranza interviene sullo studio Merler (foto di archivio) – meteoweek.com

Si apre oggi nell’aula del Senato la discussione sulla sfiducia al ministro della Salute, Roberto Speranza, che è intervenuto questa mattina per documentare il suo operato durante il mandato. Sono tre le mozioni di sfiducia presentate nei suoi confronti, e recano le firme del del capogruppo di Fratelli d’Italia Luca Ciriani, del senatore Gianluigi Paragone (leader di Italexit) e del senatore Mattia Crucioli (Alternativa C’è). Nel suo intervento in Aula, Speranza ha chiarito anche la questione relativa allo “studio Merler“, che le mozioni di sfiducia individuano come un documento che è stato secretato dal governo nel momento più buio e difficile della pandemia.

“Studio pubblico sul portale, ci ha permesso di reagire al primo cluster”

“Il 5 settembre 2019 ho giurato come ministro. Da quel giorno ho fatto tutto ciò che era in mio potere e nelle mie forze per difendere la salute degli italiani: è questo il faro che mi guida in ogni azione. Nessuno di noi dovrebbe mai dimenticare che il nemico è il virus e che dovremmo essere più uniti che mai nel combatterlo, evitando di cadere nella tentazione di utilizzare la lotta alla pandemia per ragioni strumentali“. Con queste parole il ministro della Salute Roberto Speranza esordisce nel suo intervento a risposta delle mozioni di sfiducia.

Riferendosi poi alla questione relativa allo “studio Merler”, il ministro ha successivamente incalzato: “Il 12 febbraio, per la prima volta, viene presentato ai membri del Cts, dal dottor Stefano Merler, della fondazione Bruno Kessler di Trento, un documento con i dati relativi allo studio ‘Scenari di diffusione di 2019-Ncov in Italia e impatto sul Servizio sanitario, in caso il virus non possa essere contenuto localmente’. Lo studio Merler è uno dei contributi che furono acquisiti agli atti del Cts, e non si discosta da quelli derivanti da altre analisi o da altri modelli presi in esame, elaborati anche da istituzioni di ricerca importanti come l’Imperial College di Londra”.

LEGGI ANCHE: Boschi (Italia Viva): “Coprifuoco per scelta ideologica è una follia. Non pensiamo a Salvini ma agli italiani”

“Per autonoma decisione del Cts – ha poi precisato Speranza – le riunioni si sono svolte con indicazione di riservatezza per i partecipanti. Ma lo studio Merler, a differenza di ciò che si sostiene nelle mozioni, non è stato affatto secretato ed è oggi pubblicato sul nostro portale. Anche grazie a quello studio abbiamo potuto reagire, muniti di alcuni parametri di riferimento, al primo cluster di Codogno e Vo’ Euganeo e poi alla ulteriore accelerazione della circolazione nel Paese”.

LEGGI ANCHE: I voli di Stato della presidente del Senato Casellati, il Falcon 900 utilizzato 124 volte in un anno

Per quanto concerne le responsabilità politiche in merito al piano pandemico, sottolinea poi il ministro, “non sono io a dovermi difendere”. “Come dicevo ho giurato al Quirinale il 5 settembre del 2019 e posso dire, a testa alta, che adesso il piano pandemico antinfluenzale aggiornato c’è, approvato all’unanimità in conferenza Stato-Regioni. Quello che non è stato fatto in molti anni è stato invece realizzato in pochi mesi proprio durante il mio mandato. Quello approvato è un documento importante anche e soprattutto per l’impostazione fortemente operativa e la chiara definizione di compiti, ruoli e responsabilità”.

Gestione cookie