I due fidanzati di Avellino che hanno ucciso Aldo Gioia, padre di lei, volevano sterminare tutta la famiglia. Ecco gli sms tra loro
Elena Gioia e il fidanzato Giovanni Limata, 18 e 23 anni, hanno assassinato il padre di lei, Aldo Gioia, 53 anni, venerdì scorso ad Avellino perché l’uomo era contrario alla loro relazione. Ma il loro piano prevedeva di sterminare tutta la famiglia della ragazza, quindi anche madre e sorella.
Come riporta Il Corriere della Sera, i due si sono scambiati sms in cui pianificavano la strage e poi pensavano di fuggire:«Amo’, ho preparato quattro zaini». Prima dell’omicidio, i due si erano scritti e lui le aveva chiesto:«Anche tua sorella, hai deciso?». Ed Elena «Sì, anche lei, non può restare nessuno».
Ecco i messaggi che Elena e Giovanni si sono scambiati prima del delitto di Aldo Gioia, padre di Elena, che era contrario alla relazione della figlia con il 23enne che aveva precedenti, disturbi psichici ed era tossicomane. Il 23enne ha ucciso Aldo Gioia con dei fendenti al torace utilizzando un coltello da caccia.
Ore 16.39. G: «Sì ma comunque non mi hai detto che fai. Hai solo detto che tra poco vai a preparare gli zaini».
E: «Sto in stanza scegliendo che cavolo mettere dentro a sti zaini di m…».
Ore 18. E: «Allora, in tutto sono quattro zaini, due un po’ più grandi e gli altri piccolini».
Ore 20.30. G: «Lo sai che ti si scarica e anche a me, saremo nella m… perché dovremo aspettare la mattina dopo per lasciare Avellino, perché non avremo come chiamare».
G: «Se mi sgama il cane dietro la porta che fa, abbaia il tuo cane oppure non fa niente e resta zitto, semplice no?».
E: «Allora io scendo comunque a butta’ la spazzatura, così non desto sospetti né nulla; tu sali con me e ti lascio la porta aperta, mi prendo a Milly e mi chiudo nella stanza; appena tu hai finito vieni da me e ce ne andiamo. Entro prima io ovviamente e poi ti mando il messaggio».
E: «Pensavo che non ti sarebbe piaciuta la mia idea».
Ore 21.10. E: «Amo’, no, mia sorella non può rimane’».
E: «Capisci meglio cosa intendo, per favore».
G: «Anche lei, hai deciso?».
E: «Ho deciso, non rimane nessuno».
Ore 22.16. E: «Papà sta dormendo».
Ore 22.32. G: «Sono dentro».
E: «Già sai amo’».
Sulla base di queste terribili frasi il gip di Avellino Paolo Cassano ha deciso di far restare in carcere i due giovani accusati di omicidio premeditato.
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C’è ancora tuttavia da accertare come avrebbero trasportato i quattro zaini di cui parlano nei messaggi, visto che nessuno dei due ha la patente né un’auto e di notte non si possono prendere mezzi pubblici. Ergo non si esclude che potessero avere dei complici disposti a portarli fuori Avellino.