Vocabolario del gusto per i 700 anni dalla morte di Dante
Una collaborazione dedicata ai 700 anni dalla morte d Dante Alighieri tra la prestigiosa Accademia della Crusca e i Pasticceri della Giovanni Cova & C. di Milano, per dare vita a un’opera letteraria unica: il Vocabolario del Gusto.
Per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri nasce un’importante collaborazione tra la più antica Accademia linguistica Italiana, l’Academia della Crusca, e i Pasticceri della Giovanni Cova & C. di Milano. Da questa unione vedrà la luce un’opera che avrà l’obiettivo di coniugare l’arte culinaria italiana con la cultura: è il Vocabolario del Gusto, estratto e appositamente rielaborato dal primo Vocabolario realizzato dalla Crusca nel 1612.
Dunque, un vocabolario nuovo, moderno, ma tratto da materiale antico per rendere omaggio a Dante e alla tradizione secolare italiana della parola e del cibo. Il Vocabolario del Gusto verrà presentato in anteprima alla stampa e reso come omaggio a tutti coloro che acquisteranno uno dei prodotti della Linea Dante 700 previsti per il prossimo Natale.
“Vogliamo continuare a garantire l’unicità dei nostri prodotti e caratterizzarli oltre che in bontà, con iniziative di valorizzazione artistica e culturale – così spiega l’iniziativa Andrea Muzzi, amministratore delegato di Giovanni Cova & C. – “Celebrare Dante è un’occasione senza pari, non solo perché le sue opere sono conosciute e studiate nel mondo, ma anche perché è grazie alla lingua italiana che ci siamo uniti come italiani. Il panettone è un simbolo italiano“.
La Giovanni Cova & C. si è affermata negli anni per la qualità dei propri dolci e per la bontà dei propri panettoni, tanto da meritarsi nel tempo l’appellativo “Il Panatton de lusso Milan“.
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“Siamo onorati di avere avviato un progetto di collaborazione che promuove la lingua italiana e la valorizza da secoli. Da parte nostra, abbiamo sempre profuso impegno per incoraggiare, valorizzare e difendere la bontà delle eccellenze dolciarie. Collaborare con l’Accademia della Crusca vuole essere anche un segnale di unione. Abbiamo clienti ed estimatori in oltre 62 Paesi nel mondo e valorizzare l’italianità significa non dimenticare quanto di prezioso è stato fatto da chi ci ha preceduto”, continua Andrea Muzzi.
Il presidente dell’Accademia della Crusca, Claudio Marazzini conferma questo spirito collaborativo, volto a celebrare l’anno dantesco: “Il connubio tra cultura e cibo non è una novità, anzi ormai incontra grande consenso. Il cibo è esso stesso cultura e si lega alla lingua, perché è ben noto l’insostituibile valore della narrazione dei prodotti. Solo la parola aiuta a cogliere appieno il significato delle raffinate tradizioni italiane, prezioso patrimonio della nostra civiltà“.
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