Aldo Gioia, 53 anni, ucciso dalla figlia e dal suo ragazzo perché contrario alla loro relazione. Il fidanzato di lei, 23enne, lo ha colpito al torace con un coltello
Aldo Gioia, 53 anni, è morto assassinato dal fidanzato 23enne della figlia con dei fendenti al torace. La figlia, 18 anni, ha fatto entrare in casa il suo ragazzo intorno alle ore 23 ad Avellino, in Corso Vittorio Emanuele. Il giovane, col volto coperto, ha ucciso l’uomo con un coltello da cucina. Poi i due sono scappati insieme. L’uomo, dipendente Fca di Pratola Serra, portato in ospedale dopo l’allerta lanciata da moglie e dall’altra figlia, si è spento poco dopo poiché i fendenti gli avevano lacerato i punti vitali.
Elena Gioia e Giovanni Limata sono scappati a Cervinara (Avellino)e poi ritrovati a casa del giovane. I due avrebbero pianificato il delitto perché Aldo Gioia era contrario alla loro relazione e aveva imposto loro di interrompere i rapporti.
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Nei giorni precedenti il delitto, in casa si sarebbero verificate furiose liti tra la figlia e suo padre. La polizia sta portando avanti le indagini. Ha sentito la moglie del 53enne e l’altra figlia. Ma le due donne sono ancora scioccate e non sono riuscite a fornire informazioni essenziali. I due giovani sono in stato di fermo, accusati di omicidio volontario.
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