Ex Ilva, operaio licenziato per post in sit-in al Mise: “Voglio spiegazioni”

Riccardo Cristello, l’operaio licenziato dalla ex Ilva di Taranto per un post su Facebook relativo alla fiction di Sabrina Ferilli, continua a protestare per riavere il suo lavoro. Insieme ai registi Simona Izzo e Ricky Tognazzi è stato in sit-in al Mise: chiede di incontrare il ministro Giancarlo Giorgetti.

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Riccardo Cristello, il dipendente ArcelorMittal licenziato – meteoweek.com

La battaglia di Riccardo Cristello non è ancora giunta ai titoli di coda. L’operaio dell’ArcelorMittal, ex Ilva di Taranto, è stato licenziato poiché colpevole di avere pubblicato sul suo profilo Facebook un post in cui promuoveva Svegliati amore mio, la nuova fiction di Sabrina Ferilli. La miniserie tratta della lotta alla leucemia, riscontrata in un gran numero di bambini del luogo immaginario in cui le vicende sono ambientate a causa dell’esposizione ai veleni dell’acciaieria Ghisal dove il marito stesso della protagonista lavora. L’opera è di fantasia, ma ai datori di lavoro dell’azienda non è piaciuto l’apprezzamento del proprio dipendente alla storia. Il messaggio è stato infatti ritenuto “offensivo e denigratorio“, seppure non contenesse alcun riferimento specifico all’impresa. È per questa ragione che hanno fatto scattare prima la sospensione e poi il licenziamento nei confronti del tecnico al controllo costi.

La protesta dell’operaio ex Ilva

Riccardo Cristello ormai da settimane protesta per riavere il posto di lavoro. L’Unione Sindacale di Base ieri ha organizzato un sit-in a Roma in suo sostegno. L’operaio dell’ex Ilva di Taranto insieme ad altri manifestati ha trascorso delle ore davanti al Ministero dello Sviluppo economico. La settimana scorsa ho incontrato il ministro del lavoro Orlando, oggi sono qui per incontrare il ministro dello sviluppo economico Giorgetti. Voglio capire le ragioni del mio licenziamento. Il problema riguarda me, ma anche tutti i lavoratori. Non può passare il concetto che si può essere licenziati per un motivo del genere“. Questa la richiesta del dipendente di ArcelorMittal.

L’azienda, da parte sua, a seguito della risonanza mediatica avuta dalla vicenda, ha manifestato “la propria disponibilità a un confronto”. Al momento, tuttavia, ciò non è avvenuto. Un altro dipendente, a tal proposito, era stato reintegrato dopo essersi scusato. L’ex tecnico del controllo costi invece non intende ammettere errori che non ha commesso e, per questa ragione, si è rivolto ai vertici del Governo per ottenere giustizia.

L’appello di Simona Izzo e Ricky Tognazzi

Al fianco dell’operaio della ex Ilva, nel sit-in a Roma, c’erano anche Simona Izzo Ricky Tognazzi, registi della fiction Svegliati amore mio. Loro insieme allo staff che ha lavorato alla produzione chiedono che a Riccardo Cristello venga ridato il suo posto di lavoro. “Io penso che una donna e una madre forse con più attenzione e senso di giustizia deve ripensare a questa storia. La prego, ci pensi. Non è successo niente e lei ha in mano il destino di tante persone che hanno figli, tante famiglie. Dia un esempio: restituisca questo posto a Riccardo“. Lo ha affermato Simona Izzo rivolgendosi direttamente a Lucia Morselli, amministratrice delegata di ArcelorMittal.

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Simona Izzo e Ricky Tognazzi nel corso del sit-in a sostegno di Riccardo Cristello – meteoweek.com

L’unico pericolo è che si guardi il dito e non la luna. Certo è un dito ferito, o amputato come come quello che aveva l’operaio interpretato da Gian Maria Volonte in Anche la classe operaia va in paradiso. Noi attraverso la fiction volevamo puntare l’attenzione sulle condizioni di un sistema che sta martoriando il Paese, non solo Taranto. L’Italia è piena di acciaierie, poli petrolchmici e di situazioni a rischio, basti vedere anche il caso di Cremona“. Lo ha sottolineato il regista Ricky Tognazzi.

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E ha rivolto parole dure ai vertici del Governo: “Non si può mettere sul piatto della bilancia da una parte la libertà d’espressione e dall’altra il lavoro. Come non si può mettere sullo stesso piatto della bilancia la salute e il lavoro. Salute e lavoro sono due diritti costituzionali e la libertà di espressione pure. Quindi di cosa stiamo parlando? Il Ministro Franceschini – ha concluso Ricky Tognazzi – cancella la censura cinematografica e nel contempo un dipendente viene licenziato per un concetto un’idea… manco vivessimo nella vecchia Urss“.

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