Dodicenne presa a pugni e calci da tre coetanee: video choc su Instagram. La ragazzina, disabile, è stata picchiata fino a lasciarla a terra su un prato con lividi e vestiti strappati
Ai primi di aprile, come riportati da Giuseppe Scarpa su Il Messaggero, una ragazzina disabile di 12 anni viene avvicinata da tre sue coetanee che la prendono a pugni e calci e qualcuna di loro le tira persino i capelli. Tutto questo accade a Roma Nord. E mentre altri minori attorno a lei la accerchiano e cominciano a filmare tutto col cellulare, tre ragazze la pestano.
La povera ragazzina, chiamata Paola (nome di fantasia), quando finalmente le bulle si allontano, trascinate via da altri, si siede sul prato scioccata. Tre ragazzine l’hanno picchiata, altri hanno filmato tutto e addirittura ci sarebbe stata una diretta Instagram del vergognoso gesto. Una delle ragazze che l’hanno picchiata si vanta di ciò che ha fatto:«Guarda le bombe che le ho dato». La dodicenne picchiata finisce in pronto soccorso, sua madre è basita e spaventata.
I medici dopo le analisi escludono traumi con gravi complicazioni e la prognosi è di 21 giorni. Ma i danni psicologici sono forti, dato che la dodicenne si è chiusa in sé e non parla. I genitori si sono rivolti all’associazione Bulli Stop, che si occupa di persone che subiscono bullismo. Lunedì in procura sarà inoltrata una denuncia per lesioni volontarie e stalking, e verrà mostrato il video della violenza subita.
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«Pensiamo che una vicenda di questa gravità debba essere rimessa alla giustizia», dicono spiegano al Messaggero i genitori di Paola, «perché è questo ciò che vogliamo, proteggere la nostra piccina».
Non è di certo il primo caso di bullismo che si verifica, ma si tratta di un fenomeno molto grave che vede spesso i ragazzi più fragili vittime di soggetti fortemente aggressivi che lasciano un segno non solo dal punto di vista fisico ma soprattutto dal punto di vista psicologico nell’animo di chi lo subisce. Un episodio simile è accaduto a Modena nel 2019, dove un ragazzino di 11 anni fu picchiato e insultato per il suo aspetto fisico. Era in sovrappeso ed è stato deriso per molto tempo.
Il bullismo è un fenomeno dilagante nelle scuole ma viene fuori solo in casi estremi quali quelli in cui si arriva anche all’aggressione fisica. Eppure, ci sono parole che non si dimenticano, che restano nell’anima e che si ricordano anche da adulti. È per questo che è essenziale educare i ragazzi a rispettare l’altro, nella sua essenza, con le sue caratteristiche e ad amare, perché questo è un mondo dove da molto tempo la violenza sta diventando preponderante.