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Cronaca

Omicidio Garlasco, carabinieri:«Forse un complice, indagini lacunose»

Il rapporto dei carabinieri del nucleo investigativo di Milano del 7 luglio 2020 parla di indagini lacunose e della presenza, forse, di un complice

Alberto Stasi-Meteoweek.com

Nel rapporto dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano del 7 luglio 2020, pubblicato sul Settimanale Giallo, si ipotizzava la «presenza di un correo» e si precisavano alcuni aspetti «lacunosi e poco coerenti nella dinamica del delitto». Il suddetto rapporto getta nuove ombre sul delitto di Chiara Poggi, la giovane morta a 26 anni a Garlasco (Pavia), il 13 agosto 2007.

Per l’omicidio di Chiara è in prigione il fidanzato, Alberto Stasi, condannato a 16 anni. Dopo un’attenta rianalisi degli atti presenti nel fascicolo processuale del delitto Poggi, il 7 luglio  2020 i carabinieri di Milano hanno redatto un’accurata nota alla procura di Pavia, in cui si conclude che «quanto narrato indica alcuni aspetti non solo lacunosi dal punto di vista investigativo, ma anche poco coerenti con la dinamica del delitto. Inoltre, la complessiva analisi delle investigazioni svolte all’epoca individuerebbe alcuni elementi degni di approfondimenti investigativi poiché, fermo restando gli elementi a carico di Stasi, bisognerebbe prendere in considerazione quantomeno la presenza di un correo».

Chiara Poggi-Meteoweek.com

Secondo il rapporto dei carabinieri, vi sono diversi aspetti che non tornano e che avrebbero dovuto essere approfonditi, a partire dalle tracce di dna di Stasi sul dispensatore di sapone in bagno, i capelli neri presenti nel lavandino, sangue su muri e porte di casa di Chiara, mai esaminato. L’intero articolo, a cura di Laura Marinaro, sarà su Settimanale Giallo, domani, giovedì 22 aprile.

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Lo scorso giugno il legale di Stasi, Laura Panciroli, aveva inoltrato una richiesta per un provvedimento molto raro, atto a ribaltare una sentenza definitiva: «Abbiamo argomenti nuovi, mai valutati prima, e a nostro avviso decisivi e seri», ragion per cui fu richiesta una revisione. Richiesta respinta, così come quelle che seguirono. Stasi è attualmente detenuto nel carcere di Bollate.

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