Carabiniere spara alla moglie e si toglie la vita puntandosi la pistola al petto: dopo quattro giorni di agonia è morta anche la donna. Il movente dietro a una simile tragedia sarebbe riconducibile alla gelosia di lui.
È morta la donna ferita a colpi di pistola da suo marito carabiniere la settimana scorsa, in quel di Marino (poco distante dalla capitale). A riportarlo l’Ansa, che cita alcune fonti investigative. La 50enne è deceduta all’ospedale San Camillo di Roma, dopo essere stata ricoverata in gravissime condizioni e dopo quattro giorni di agonia. Suo marito, un carabiniere di 57 anni, si era tolto la vita non appena aver sparato alla donna, sempre con la stessa pistola.
Non ce l’ha fatta Anna Maria Ascolese, insegnante di 50 anni raggiunta da quattro colpi di pistola la settimana scorsa. I proiettili erano stati sparati proprio da suo marito Antonio Boccia (57 anni), vicebrigadiere in servizio presso la Direzione centrale servizio antidroga, dopo aver ferito gravemente la donna, si è infine puntato la pistola al petto.
Erano apparse subito gravi, le condizioni della 50enne: arrivati tempestivamente sul posto, i soccorsi l’avevano potata via in ambulanza, trasportandola dapprima al campo sportivo di Marino, poi in eliambulanza all’ospedale San Camillo di Roma. L’allarme era stato dato dai vicini della coppia, che hanno sentito provenire dall’abitazione prima i colpi d’arma da fuoco, poi le grida disperate della donna.
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Sul gravissimo caso di omicidio-suicidio sta ancora indagato la polizia. I due, sposati da 10 anni, vivevano in una villetta in via Costacaselle. Il movente dietro un simile gesto sarebbe da ricondurre, secondo gli investigatori, alla gelosia dell’uomo. Secondo quanto riferito da una collega e amica intima della donna, Antonio Boccia “da qualche mese la pedinava, era diventato gelosissimo, le controllava continuamente il telefono”.
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All’arrivo degli inquirenti sul luogo del delitto, sono state ritrovate non a caso alcune valige accanto all’ingresso: sembrava infatti che Anna Maria Ascolese fosse intenzionata a lasciare l’abitazione, su richiesta del marito. La 50enne aveva dunque intenzione di trasferirsi dalla sorella, anche lei residente a Marino, o forse aveva intenzione di tornare al suo paese di origine, per raggiungere la sua famiglia. “Antonio non era più lo stesso Roberta descrive come era cambiato negli ultimi tempi il carabiniere da quando qualche tempo fa era morta la zia che per lui era stata come una mamma. Da quel giorno era diventato ossessivo con Anna Maria e lei non ne poteva più”, ha infine spiegato l’amica della donna ai giornalisti de Il Messaggero.
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