Il pronunciamento dell’Ema dopo lo stop alla campagna di vaccinazione: nessun limite per il siero di Johnson&Johnson, ma riconosciuto il legame con i casi di trombosi. In Italia verrà somministrato agli over 60.
L’Ema dice sì al vaccino di Johnson&Johnson, permettendo così un’ulteriore accelerazione della campagna vaccinale anti Covid-19 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Come spiegato dal commissario al mercato interno Thierry Breton, dopo aver recuperato “il ritardo dell’inizio della campagna”, l’obiettivo è infatti quello “di vaccinare più del 70% degli adulti entro metà luglio”. L’Agenzia europea del farmaco ha dunque confermato che il “profilo benefici-rischi resta positivo”, mentre Johnson&Johnson “resta impegnata a fornire 200 milioni di dosi del suo vaccino all’Unione Europea, alla Norvegia e all’Islanda”.
L’Ema: “I benefici superano i rischi”
L’Ema avrebbe tuttavia riconosciuto il possibile legame tra il vaccino e alcuni rari eventi trombotici segnalati in Usa, come già successo in precedenza con il vaccino di AstraZeneca. Secondo quanto viene scritto nella revisione ufficiale, l’Agenzia spiega come tutti gli eventi di rombosi cerebrale “si sono verificati in persone di età inferiore a 60 anni entro tre settimane dalla vaccinazione” con il farmaco di Johnson&Johnson. Inoltre, si legge, la maggioranza di tali casi si sarebbe verificata in prevalenza in soggetti di sesso femminile.
“Sulla base delle prove attualmente disponibili, i fattori di rischio specifici non sono stati confermati”, viene sottolineato però nella revisione, tanto che l’Ema non ha intenzione di porre limitazioni all’uso del farmaco, e ribadisce inoltre come “i benefici superano i rischi“.
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Johnson&Johnson, in Italia solo a over 60
L’Agenzia europea del farmaco ha dunque riconosciuto “possibili” legami di causa-effetto tra il vaccino di Johnson&Johnson e gli eventi “molto rari” di trombosi cerebrale che si sono verificati negli Usa. Alla luce di ciò, il comitato per la sicurezza ha spiegato come alle informazioni contenute nel “bugiardino” del vaccino, dovrà “essere aggiunto un avvertimento su coaguli di sangue insoliti con piastrine basse. Inoltre gli eventi dovrebbero essere elencati come effetti collaterali molto rari del vaccino”.
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Con il pronunciamento dell’Ema, comunque, si è riunita oggi la Commissione tecnico-scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), per la valutazione del farmaco, già sospeso per la campagna vaccinale in Europa dopo la segnalazione di eventi avversi verificatisi negli Stati Uniti. Alla luce di quanto riportato dalla revisione dell’Agenzia europea, allora, in Italia è stata stata disposta la somministrazione preferenziale del siero Johnson&Johnson agli over 60, essendo questa la fascia d’età meno colpita dai casi di trombosi inclusi tra gli effetti collaterali.