È una ferita nell’America, quella delle sparatorie e delle stragi con armi da fuoco, va avanti da sempre e di Presidente in Presidente l’argomento è sempre stato controverso. Negli ultimi mesi sembra essere peggiorato il fenomeno, si sono susseguite diverse uccisioni. Questo fine settimana l’ultima escalation mortale.
Un altro fine settimana di violenza ha insanguinato gli Stati Uniti. Dopo la sparatoria di Indianapolis, dove giovedì un uomo ha ucciso 8 persone prima di togliersi la vita, si contano almeno altre 9 vittime (e almeno 10 feriti) al termine del week end, secondo quanto riferisce la Cnn, in vari episodi avvenuti in Illinois, Texas, Wisconsin, Ohio, Nebraska e Louisiana.
Dal 16 marzo, quando un killer ad Atlanta ha preso di mira tre centri massaggi uccidendo 8 persone e ferendone una, la Cnn ha calcolato che si sono verificate almeno 50 sparatorie di massa, con quattro o più vittime fra morti e feriti. Fra le vittime di questa settimana della “pandemia delle armi da fuoco”, come l’ha definita il presidente degli Usa, Joe Biden, c’è anche una bambina di 7 anni, a Chicago.
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Ed è caccia all’uomo in Texas: dopo l’omicidio di tre persone ad Austin in una sparatoria definita dalla polizia “una situazione domestica” isolata, le forze dell’ordine cercano Stephen Nicholas Broderick, 41 anni, ex poliziotto che l’anno scorso è stato accusato per violenza sessuale nei confronti di un bambino.