Reality show americano che racconta le condizioni disastrate di pazienti con un peso superiore a 300 kg, Vite al limite ha dovuto affrontare nel corso delle otto stagioni andate in onda, anche la morte di alcune persone che si erano rivolte al dottor Nowzaradan per tornare ad avere una vita normale.
Vite al limite è un reality show americano esportato in Italia ed in onda su Real Time. La trasmissione racconta la storia di persone con un’obesità patologica e le cui condizioni di salute sono, spesso, allo stremo. Si tratta di uomini o donne con un peso che si aggira attorno ai 250–350 chili e di cui, molti dottori, preferiscono non prendersene cura.
Molti, tranne il dottor Nowzaradan che accetta la sfida di riportare i pazienti gravemente obesi a condurre una vita normale attraverso una dieta e un intervento, spesso di by pass gastrico. Nel corso delle otto stagioni di Vite al limite andate in onda, però, sono numerose le persone che non ce l’hanno fatta e sono decedute. Si tratta di casi clinici abbastanza gravi che non sono riusciti a sopravvivere alle cause dovute all’obesità patologica.
Tra i pazienti curati dal dottor Nowzaradan c’è chi ha superato le difficoltà imposte dal percorso medico di Vite al limite e chi, purtroppo, non ce l’ha fatta a causa di complicazioni.
Henry Foots, paziente che ha preso parte alla prima stagione di Vite al limite, è deceduto a 54 anni, nel maggio 2013, dopo 18 mesi dalla messa in onda del suo episodio.
Robert Buchel è morto nel coso delle riprese della sesta stagione, nel novembre 2017: è stata il primo a venire a mancare nel corso della serie.
Alla lista di pazienti di Vite al limite morti si aggiungono James “L.B.” Bonner, che si è suicidato a 30 anni, e Lisa Fleming, morta a 50 anni e protagonista della sesta stagione. Quest’ultima era stata estromessa dal programma perché non seguiva le indicazioni del dottor Nowzaradan.
Protagonista della quarta stagione, Sean Milliken è morta all’età di 29 anni per un’infezione polmonare che gli ha causato una crisi respiratoria.
Coliesa McMillian è morta a 41 anni per un’infezione dovuta al bypass gastrico e, infine, alla lista dei pazienti morti di Vite al limite si aggiunge Kelly Mason, venuta a mancare a 42 anni, per una insufficienza cardiaca nonostante fosse riuscita a perdere quasi 140 kg grazie al dottor Nowzaradan.
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Nonostante la scomparsa prematura di molti pazienti di Vite al limite, il reality show americano è riuscito ad ottenere risultati eccellenti per molti altri di loro.
La storia di alcuni di questi viene narrata nello spin off del programma, Vite al limite e poi, che segue la vita dei pazienti per monitorare il loro percorso di perdita di peso dopo la chirurgia bariatrica.
La maggior parte delle persone che partecipano a Vite al limite, infatti, dopo la perdita di peso si sottopongono ad un intervento volto ad eliminare l’eccesso di pelle.
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