Le dichiarazioni all’ANSA del presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli, riguardo il rientro degli alunni in presenza a scuola.
“La scuola è un luogo naturale di assembramento. Se si torna al 100% in molte aule non sarà possibile rispettare il metro di distanziamento. In questo caso la scuola si vedrà costretta a ridurre la presenza dei ragazzi e alternarla alla dad, facendo rotazioni. Bisogna valutare questo rischio”. Lo ha dichiarato all’ANSA il presidente dell’Anp (Associazione nazionale presidi) Antonello Giannelli.
Riguardo al rientro a scuola dal 26 aprile, Giannelli ha spiegato che “abbiamo un aspetto positivo che è migliorato, quello della percentuale di personale scolastico che ha ricevuto la prima dose, ovvero 3 su 4. L’aspetto criticabile è la sospensione del piano vaccinale nei confronti del mondo della scuola che riguarda 1,5 milioni di persone, per procedere invece con fasce d’età.
LEGGI ANCHE: Covid, Sileri: «Ancora presto per togliere coprifuoco»
Dovrebbe essere invece fatto parallelamente. Tra gli aspetti negativi ci sono sempre i trasporti, tema che riguarda soprattutto gli alunni superiori perché i più piccoli hanno la scuola vicino casa. Ci sono 390 milioni di euro per i trasporti, ma quando ne vedremo gli effetti? C’è poi il tema del piano di screening degli studenti basato sui tamponi rapidi che ancora naviga in alto mare”, ha concluso Giannelli.