Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri frena sulla possibilità di togliere il coprifuoco, perché incidenza contagi è ancora alta
Secondo il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, i numeri non sono ancora ottimali per rimuovere le restrizioni ed è presto per togliere il coprifuoco. Lo ha detto in un colloquio con La Stampa. «I numeri attuali», ha spiegato Sileri, «seppur migliori, non sono ancora così buoni da abbattere tutte le restrizioni. Portare l’R0 di molto sotto lo 0,8 permetterà di alleggerire alcune misure e allungare il coprifuoco fino a toglierlo del tutto, ma non corriamo troppo. L’incidenza di contagi è ancora alta. Dobbiamo scendere sotto i 5 casi ogni diecimila abitanti».
Sileri prosegue sottolineando che «le riaperture sono irreversibili, non dovremo più temere di dover chiudere. La campagna vaccinale avanza e guardiamo con ottimismo ai risultati ottenuti dai Paesi più avanti di noi, come Inghilterra e Israele. Le riaperture erano previste per il 1° maggio, cambia poco anticiparle al 26 aprile, non si può parlare di vittoria o di sconfitta di qualcuno. Serviranno attenzione e gradualità nell’allargare le maglie perché con aperture avventate, senza sufficienti controlli, rischiamo di fare passi indietro».
«Ma voglio ripeterlo», continua il sottosegretario alla Salute, «non torneremo più alle chiusure; stiamo uscendo da questa ondata e non ce ne saranno altre che peseranno seriamente sulle ospedalizzazioni. L’incidenza dei contagi è sempre più bassa, caleranno i posti occupati nelle terapie intensive e inizieremo presto a vedere l’effetto dei vaccini sui ricoveri degli over 80. Per avere un calo del numero dei morti, invece, servirà almeno un altro mese. Non finiremo con il 100% degli over 80 immunizzati, ma una buona parte di questo milione mancante riceverà la sua dose entro fine mese. Per gli over 70, invece, concluderemo il percorso nella prima metà di giugno».
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Sileri spiega che a inizio maggio «arriveremo a 500 mila somministrazioni al giorno. Sono sicuro poi che la problematica di Johnson&Johnson verrà superata dall’Ema. Apprezzo davvero il lavoro del generale Figliuolo, è una persona molto pragmatica, come Draghi».