In Germania la diffusione dei contagi di Covid-19 corre veloce. Il motivo è legato alla mobilità: i tedeschi, infatti, a loro volta non si sono mai fermati. A rivelarlo è stato uno studio condotto dall’Istituto Koch (RKI). Angela Merkel intanto emana una nuova stretta sulle misure di restrizione.
Il “Monitoraggio sulla mobilità” realizzato dall’Istituto Koch (RKI), i cui risultati sono stati resi pubblici pochi giorni fa, ha rivelato le ragioni per cui il Covid-19 in Germania non arretra la sua corsa. I tedeschi hanno ridotto i loro spostamenti soltanto del 22% a causa del virus. Spesso non indossano neanche la mascherina nei mezzi pubblici. Non esitano, inoltre, ad incontrarsi in privato. Le misure di restrizione imposte dal Governo vengono ritenute troppo dure dalla popolazione. È per questa ragione che Angela Merkel si trova costretta ad una nuova stretta. La soglia limite al momento è fissata a quota 100 contagi ogni 100 mila abitanti. Ieri il Paese ha contato oltre 25 mila casi di positività, mentre nei giorni precedenti il picco era arrivato persino a 31 mila contagi giornalieri.
Covid-19 e mobilità in Germania
“I tedeschi vanno troppo in ufficio, si incontrano troppo in privato, soprattutto nelle aree rurali, e portano troppo poco la mascherina nei luoghi pubblici“. Marian Wendt, parlamentare della Cdu, ha sintetizzato con queste parole i risultati del “Monitoraggio sulla mobilità” realizzato dall’Istituto Koch (RKI). In Germania, sostanzialmente, la vita è cambiata poco dall’inizio della pandemia di Covid-19. Le regole infatti non vengono rispettati in modo rigido ed i dati sui casi di positività lo dimostrano. Negli ultimi tempi, sottolinea inoltre lo studio, “da quando i cittadini sono meno preoccupati dei pericoli del Covid-19, la mobilità sta ulteriormente aumentando“.
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È per questa ragione che il Governo sta valutando di inasprire le misure di restrizione. Anche ai vertici, tuttavia, qualcuno non ne è convinto. I giuristi vicini ad Angela Merkel stessi frenano in merito. I dubbi più consistenti riguardano l’applicabilità del coprifuoco e delle altre regole che potrebbero essere messe a rischio dai ricorsi dei contravventori. I politici dunque stanno pensando di modificare ulteriormente i criteri per far scattare una stretta. Non dovrebbe, secondo loro, essere valutata soltanto la quota 100 contagi ogni 100 mila abitanti, bensì anche aspetti come il tasso di positività e l’andamento delle vaccinazioni. Un po’ come d’altronde avviene in Italia ormai da mesi.
L’allarme di Angela Merkel
Angela Merkel, da parte sua, ha lanciato l’allarme. “Il quadro è molto grave“, ha detto la cancelliera alla Camera bassa del Parlamento tedesco. “Il virus non perdona ritardi”. Per questo motivo ha istituito il coprifuoco dalle 21.00 alle 5.00 del mattino successivo. La popolazione potrà uscire in questa fascia oraria soltanto per motivi di salute oppure di lavoro. Al massimo per portare a spasso il cane. Una misura che d’altronde era già attiva in alcuni land da mesi. “Il punto è ridurre i contatti, dobbiamo ottenere una limitazione della mobilità“. Il nuovo provvedimento inoltre imporrebbe la chiusura di alcuni negozi e il divieto di incontrarsi nelle abitazioni private per più di due nuclei familiari e, in generale, per massimo cinque persone.
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A preoccupare la cancelliera è, più che altro, la situazione in cui versa il sistema sanitario in Germania a causa del Covid-19. “Chi siamo noi per ignorare le grida di aiuto dei medici? Non possiamo lasciare medici e personale sanitario da soli, non possono vincere la guerra contro il virus da soli. Dobbiamo fare di tutto per spezzare la terza ondata da pandemia“. Questo l’allarme di Angela Merkel.